GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Ci fossero stati ancora in ballo scudetto o qualificazione Champions, Rudi Garcia sarebbe partito per Catania con l’umore nero: Balzaretti fermo da novembre, Strootman da marzo, Destro e Nainggolan squalificati, Benatia al rientro ma non al meglio, Toloi rimasto a Trigoria, Castan che si ferma per un problema muscolare. Squadra decimata, quindi, e alle prese con un campo che dire ostico è poco, visto che i giallorossi non riescono ad imporsi al Massimino da oltre 43 anni. «Ma noi ci faremo trovare pronti», ha comunque garantito Garcia, intenzionato a schierare la miglior formazione possibile nonostante la convocazione di due giovani centrocampisti come Mazzitelli — che ormai il francese considera uno del gruppo — e Pellegrini, classe 1996, centrale della Primavera di Alberto De Rossi.
Emergenza in difesa Se il padre è stato costretto a fare a meno di due giocatori, il figlio è chiamato agli straordinari: stamattina Castan sosterrà un provino, se ce la farà toccherà a lui giocare con Romagnoli, altrimenti spazio a Daniele. Non sarebbe un debutto assoluto — lo ha fatto con Luis Enrique e in Nazionale — ma sarebbe la prima volta con Garcia. Difficile pensare a un impiego di Benatia dall’inizio, anche perché il tecnico non vuole rischiarlo e lui non vuole saltare la partita contro la Juventus. Se De Rossi dovesse far coppia con Romagnoli, a sinistra, al posto di Dodò, potrebbe trovare spazio un terzini più bloccato come Torosidis.
Cambio di modulo Anche perché l’arretramento di De Rossi porterebbe a un cambio di modulo: dal 433 al 4231, esattamente come nella gara d’andata. Davanti alla difesa ci sarebbero Pjanic e Taddei, dietro l’unica punta Totti Gervinho, Ljajic e Florenzi oppure Bastos. Una Roma super offensiva, con tre soli difensori di ruolo, ma che contro l’ultima in classifica (26 i gol fatti, 63 quelli subiti) e con la testa libera («per noi il campionato è chiuso», ha ribadito Garcia) può permettersi di essere più spregiudicata del solito. D’altronde, la miglior difesa, soprattutto in partite come questa, è l’attacco.
L’attacco E la Roma ha il secondo miglior reparto offensivo del campionato: 71 le reti (4 in meno della Juventus), 17 i giocatori che, compresa la Coppa Italia, hanno segnato, 23 (su 35) le partite in cui i giallorossi hanno realizzato almeno 2 gol. Ce n’è abbastanza per indurre Garcia a rischiare, considerando anche che le motivazioni personali degli attaccanti (Florenzi vuole convincere Prandelli, Bastos si gioca la conferma, Ljajic cerca gol da tre punti) potrebbero essere la chiave decisiva per sopperire a una difesa mai così in emergenza.