CORSERA (G. PIACENTINI) - Venticinque vittorie in campionato, secondo miglior attacco e miglior difesa della Serie A, 82 punti come Spalletti (ieri in tribuna) sei anni fa, qualificazione alla Champions diretta conquistata con un mese d’anticipo e davanti all’ultimo allenatore, Montella, che ormai tre anni fa aveva guidato i giallorossi in Europa: una notte da incorniciare, quella di Rudi Garcia, che lascia lo stadio Franchi col sorriso dei giorni migliori. Lui come i suoi giocatori: quelli allo stadio, che al fischio finale si dedicano a «selfie» di gruppo in cui immortalano la loro gioia, e quelli a casa, come Benatia, che su twitter pubblicano la foto delle stelle della Champions. È grande festa, in casa Roma, e Garcia, che dopo l’esperienza poco felice con il Lilla vuole vivere una coppa da protagonista, non lo nasconde. Non a caso, dopo aver salutato gli oltre tremila romanisti presenti a Firenze, è rientrato nello spogliatoio ridendo e scherzando coi suoi collaboratori e coi dirigenti: allo scudetto ci crede ancora, intanto si gode il primo grande mattone della Roma che verrà. E che lui vuole competitiva. «Quando vedo la mia squadra lavorare ogni giorno vedo la qualità. I giocatori sono uniti e meritano questa gioia: siamo sicuri del secondo posto e possiamo continuare a sognare il primo».
La Juve però sembra irraggiungibile: «Siamo scesi in campo sapendo che loro, nel pomeriggio, avevano vinto. Per questo è stato ancora più importante cogliere questo successo su un campo così difficile». La sua Roma sembra non subire mai: «È l’atteggiamento complessivo che è giusto - dice Garcia - difendiamo in undici, avevamo deciso all’intervallo di aspettarli e di chiudere loro tutti gli spazi». Il tecnico francese non si sottrae alle domande sul futuro, prossimo e non: «Lavoreremo su due piani: da una parte pensiamo alla partita contro il Milan di venerdì, sognando di ottenere un risultato fantastico e inaspettato a fine stagione. Abbiamo ancora voglia di prendere altri punti e altri record. Poi penseremo anche a programmare la prossima stagione, sapendo che giocheremo con certezza in Champions. Il mio futuro? L’ho detto molte volte e lo ripeto, alla Roma mi trovo bene». Non ama parlare dei singoli, Garcia, ma fa un’eccezione per un assente, Mattia Destro: «Ha uno dei rendimenti più alti della Serie A, considerando che ha giocato meno di mezza stagione. Prandelli? Sta a lui decidere. Noi lo aspettiamo per la partita contro la Juve».
Da un assente a un altro, Garcia dedica «questa qualificazione a Kevin Strootman. Lo aspettiamo il prossimo anno per la Champions». L’olandese si è infortunato a marzo contro il Napoli, da quel momento i suoi compagni non hanno più perso una partita. «Loro hanno la gioia di giocare insieme e di stare insieme nello spogliatoio. Sono concentrati e uniti, mi piace davvero tanto questo gruppo». Anche - e soprattutto - per questo ha chiesto al presidente James Pallotta di confermare tutta la squadra. A partire da Miralem Pjanic.