GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Quattro personaggi in cerca d’autore. O almeno in cerca di un posto al sole di Trigoria la prossima stagione. Quattro giovani, due cresciuti nel settore giovanile della Roma e due sudamericani, che il d.s. Sabatini riporterà alla base, almeno all’inizio, per poi lasciare a Garcia la decisione finale. Sarà il tecnico, infatti, a stabilire il futuro di Andrea Bertolacci, Federico Viviani, Leandro Paredes e Tony Sanabria, quattro giovani (racchiusi in 5 anni di differenza) che, tra centrocampo e attacco, dovranno dare ossigeno ai titolari.
Il più esperto E’ senza dubbio Bertolacci. 89 presenze in Serie A e 12 gol sono un bottino importante a 23 anni, così come importante è la maturità che, soprattutto nell’ultima stagione, ha messo in mostra a Genova. Mancino, potrebbe sostituire Strootman, almeno all’inizio, per giocarsi le sue carte sotto l’occhio attento di Garcia. Sabatini ne ha parlato con il suo agente, Lucci, qualche settimana fa, Bertolacci vuole tornare a Roma, è pronto a fare la sua parte ma a una condizione: basta essere considerato un ex Primavera di talento, vuole essere valutato come uno che fa la Serie A ormai da tempo.
Il più vicino Un anno in meno di Bertolacci, Federico Viviani è stato il primo giocatore a stregare Luis Enrique. Dicono, a Trigoria, che lo spagnolo amasse ripetere che «la Roma è fortunata: ha in casa De Rossi e il suo vice già pronto». Lo ha fatto esordire in Serie A da titolare contro la Juventus, gli ha regalato 6 presenze in campionato e due in Europa League e prevedeva, per lui, un futuro da stella: a Padova e Pescara due esperienze travagliate, tra panchine e infortuni; a Latina ha trovato continuità e fiducia: dopo le prime tre partite senza giocare, ha messo insieme 12 presenze di fila (e 2 gol e 2 assist), la Roma lo monitora ogni settimana e di lui apprezza anche la rinnovata serenità (merito, sembra, anche della convivenza con la fidanzata).
I sudamericani Se Bertolacci e Viviani, quando torneranno, troveranno un ambiente che già conoscono, Paredes e Sanabria, 20 e 18 anni, argentino e paraguaiano, verranno catapultati dalla tranquillità di Verona (Chievo) e Sassuolo alla grande piazza. A loro, su cui Sabatini scommette senza dubbi, il compito di farsi apprezzare, cosa che nelle società dove sono andati in prestito, non sta succedendo: due le presenze per la punta Sanabria, nessuna per il trequartista Paredes. Di Francesco e Corini dicono che sono due fenomeni, ma in piena lotta salvezza non possono permettersi di rischiare con due giocatori così giovani. Chissà se Garcia lo farà.