Nessuno come Destro: «Datemi il Brasile»

07/04/2014 alle 10:56.
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IL TEMPO (E. MENGHI) - Tre schiaffi alle critiche. ha steso il Cagliari con una tripletta, trasformandosi nel bomber che chiedeva a gran voce. Nella cooperativa del gol giallorossa c’era bisogno di uno come lui, che in 18 partite è riuscito a centrare la rete 13 volte, 7 nelle ultime 6 vittorie consecutive. Un ritmo Mondiale.

Mattia segna ogni 85 minuti e ha collezionato più gol che presenze dal primo minuto (solo 12). Quasi come il Suarez che sogna Rudi: l’attaccante del Liverpool vanta 29 realizzazioni in questa Premier League, con una media di una rete ogni 84 minuti. È più che un buon motivo per continuare a credere in , che ieri si è portato a casa il pallone della partita: «Spero di metterne altri in bacheca. Sono contento per la mia prima tripletta in serie A, ho una buona media e sto lavorando con il mister per essere più utile alla squadra. Devo migliorare ancora molto. Sono stato fermo tanto, ma adesso sto bene e la condizione sta arrivando».

Giusto in tempo per poter rientrare nella frenetica corsa verso il Brasile: «Io ci spero, penso che le prestazioni che uno fa vedere la domenica poi abbiano come conseguenza la Nazionale. Cerco di dare il massimo prima per la Roma e conquistarmi la fiducia di tutti, poi si vedrà». Con la stima è reciproca: «Lui - racconta Mattia - mi ha sempre tenuto in grande considerazione, anche quando non ero disponibile. Così ho preso fiducia. Lo rispetto e lo ringrazio molto». Rudi ha imparato a conoscerlo e lo sta modellando per farne un giocatore tutto-fare: «È un attaccante completo, deve mantenere sempre questa voglia di vincere. Aveva bisogno di giocare e su questo punto è al top ora. Il ct Prandelli è un grande uomo, non ha bisogno del mio consiglio, sa tutto. Quello che voglio – precisa il tecnico francese – è che giochi bene con noi e con metà stagione sta a 13 gol senza tirare rigori. Questo vuol dire che il gioco della squadra fa in modo di mettere gli attaccanti in condizione di segnare e poi i nostri attaccanti fanno la differenza. Mi piace molto».

Il lavoro fatto tra le mura di Trigoria ha i suoi frutti la domenica: «Facciamo un bel calcio - conferma - e lotteremo fino alla fine per lo scudetto». Nel periodo più buio della sua carriera non si aspettava di poter sfoggiare un sorriso tanto grande dopo aver dato uno sguardo alla classifica: «L’infortunio è stato un momento particolare, difficile per me. Non è mai semplice rientrare e dimostrare, ma con le buone prestazioni le cose stanno andando sempre meglio. Il ricordo, però, resta e anche forte». Non ha dimenticato la sofferenza Mattia, che promette: «Alla fine dell’anno farò un ringraziamento particolare perché ci tengo molto». Magari dopo un altro gol.

Il pomeriggio al Sant’Elia non è stato tutto rose e fiori per l’ex Siena, che ha rifilato una manata ad Astori per poi crollare a terra e prendersi la sgridata del difensore rossoblu. Ma non dell’arbitro, che ha visto e ha deciso di non punirlo (successivamente prende il giallo che gli farà saltare ): «Il contatto c’era, ma è stato lui per primo ad allargare le braccia. Avevo gli occhi chiusi, è stato uno scontro di gioco, nulla di grave. Astori è un amico». A fine gara si sono abbracciati per dimostrarlo: pace fatta.