Se la legge in campo non è uguale per tutti

09/04/2014 alle 09:26.
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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - E adesso? Cambierà il calcio e saremo tutti più buoni, puliti e belli, grazie a Massa, a e al Giudice sportivo. Perché il punto non è aver punito un innocente, ovvero l’attaccante della Roma, che è stato ingenuo e colpevole e se quella mano se la fosse messa in tasca sarebbe stato meglio per lui e per la squadra, ma i mesi e mesi di finta di nientismo con conseguente impunità per i fratelli di e ce ne sono tanti, da Chiellini a Tevez, passano per Legrottaglie, Candreva etc etc. Resta solo da aspettare e capire seda qui in futuro, questo supporto arbitrale del giorno dopo, aiuterà davvero a fare piazza pulita di tutti i casi non visti e/o visti male, proprio come è capitato all’arbitro Massa in quel Cagliari-Roma, che ormai è diventata famosa quasi come Italia- Germania4-3.

I TIFOSI GRIDANO VERGOGNA Ci sono tanti appassionati della Romac he per tutta la giornata di ieri non hanno fatto altro che pubblicare foto e video con i casi precedenti a -Astori. Giorgio Chiellini è il più gettonato, forse proprio lui ha trasformato la prova tv in moviola del giorno dopo, facendo il pieno di episodi mai giudicati. Uno schiaffo lì, una manata di là e l’impunità dura dal 2007,quando gli fu spiattellato in faccia l’ultimo rosso. Lo scorso anno il difensore della si è appiccicato con Cavani in un - di fuoco: l’azzurrotiraicapelliall’attaccante uruguaiano, che risponde con una bella gomitata. Foto, tv, moviole, contro moviole, dibattiti e contro dibattiti. Risultato? Nessuna sanzione, l’arbitro non ha visto o - comeMassaaCagliari - gli era sfuggito un particolare. Per non parlare, poi, dell’arbitro Valeri,cheinterpellato dal Giudice sportivo dopo un Cagliari- del 2009-10 qualche annofa, aveva definitoun«normale scontro di gioco», la gomitata di Camoranesi a Daniele Conti. C’era Camoranesi, forse c’erano anche le lire, quindi un calcio vecchio,quandogli arbitri avevano un peso enorme, forse meno di quello attuale, sovrastati dai big delle televisioni, da telecronisti, bordocampisti ed espertisti vari.Ora il boom mediatico decide su cosa puntare l’obiettivo. In quel calcio di Valeri c’era Daniele Conti, presente anche oggi. Proprio lui, a Cagliari, ha dato una bella bracciata a che, non avendolapresa benissimo, si è vendicatoconuncalcione qualche minuto dopo. Risultato: ammonito il bosniaco, non il numero 5 figlio di Bruno. Ecco, forse questa era l’occasionepermetterea tacere sul nascere tanteproteste, perchéciòche èstatofattoinpassatocifapensare che si fosse sbagliato prima, mentre un fatto simile, in contemporanea con -Astori. Doveva essere il sistema giusto per far capire a tutti che la nuova èra della giustizia sia veramente giusta. Invece, si è persa l’ennesima occasione. E la giustizia - come noto - non è e non saràmaiugualeper tutti.Ecosì,un fatto contemporaneo finisce nella casistica di quelli vecchi e già citati. Così, tanto per dire: ha sbagliato Conti, ha sbagliato e ora non si scherza più: tutti puniti. Niente. Solo uno. Che ha sbagliato e probabilmente doveva essere espulso direttamente in quel momento, ma resta il caso singolo nel mare di mondezza.

TRISTEZZA E IRONIA Al di là degli attacchi agli impuniti, l’ultimo pomeriggio ci ha regalato la solita perla di ironia tutta romana. L’hashtag su tweeter: #èstatoDestro. Cogne? E’ stato .Gladio? Gli undici annidi BdellaLazio?Lacamerain disordine? La di ? Chi ha incastrato Rogger Rabbit? E così tante altre domande lanciate via web, con la risposta-tormentone, appunto,la stessa, ovvia: è stato . Che magari-aggiungiamo noi -ha scelto lui l’arbitro Massa per la sfida con il Cagliari. , sempre , colpa sua anche per quello. Ormai Mattia è l’unico a rimpiangere una vecchia e sana espulsione. Un normale rosso da campo. Non avrebbe segnato i tre gol e forse non avrebbe preso quattro giornate, ma soprattutto oggi non sarebbe lui il primo (e teme anche l’ultimo) caso di giustizia da moviola del giorno dopo.Una sorta di nuovo Bosman. Colui che squarcia un fronte.  Bisognerà solo capire chi avrà il coraggio di attraversarlo. Il problema è sempre lì.