IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Walter Sabatini ad ampio respiro. Interviene a Roma channel e fa il punto della situazione. Dalle ambizioni della squadra per questo finale di stagione, fino a quella che sarà la rosa del futuro. La Roma che sarà ha una certezza, Rudi Garcia. «È un allenatore che sa infondere tranquillità, coesione e forza. Ha qualità straordinarie. Siamo contenti di averlo portato qui», dice il ds.
IL RITORNO AL PROGETTO
La Roma riparte da Garcia, e su questo non c’erano dubbi, e da Sabatini, che invece sembrava sul piede di partenza. «Perché il triennale? È un inedito. Pallotta tiene al suo gruppo di lavoro, ho voluto assecondarlo. Farei fatica a pensarmi altrove, la Roma è la mia tappa finale, qui voglio vincere. Prosegue il progetto, dunque? Sì, trovo inutile demonizzare questo termine. Stiamo facendo una grande squadra, la vogliamo portare a livelli alti e soprattutto farcela rimanere. È sbagliato pensare che ciò che è stato fatto negli anni precedenti fosse tutto sbagliato, compreso Baldini, importante per noi». E ora la Roma si ritrova a sognare lo scudetto o a difendere il secondo posto. Comunque vada sarà un successo. «Il campionato è ancora aperto, vogliamo difendere la seconda posizione, ma attaccare anche la prima. Juve aiutata? È stata fortunata in alcuni casi ma bisogna riconoscergli il merito».
DE ROSSI
Posizione dura nei confronti della sentenza della Corte federale e non solo. «La televisione determina gli indirizzi, i pensieri e le decisioni: lì c’è stata la prima condanna a Daniele. Vedo che la Roma è diventata l’oggetto delle pene esemplari. Prima le televisioni, poi il commissario tecnico hanno condannato il giocatore. Per me era meglio convocarlo in nazionale. Le curve chiuse? La città non merita questo trattamento».
IL FUTURO E MERCATO
La Roma è già forte, e per Sabatini lo sarà ancora di più. «La rosa sarà integrata, non cambierà molto, sperando che il nostro margine di errore sia ridotto. Arriveranno raddoppi di ruoli, fatico a pensare di togliere un giocatore nostro per metterne un altro. Pjanic? Con Miralem stiamo discutendo del rinnovo. E’ una situazione difficile, la stiamo affrontando. Non ho minimamente pensato di metterlo sul mercato Pjanic per prendere una contropartita: se mai dovesse andare via non ci saranno scambi per lui, detto questo ritengo rimarrà un giocatore della Roma. Destro? Giocatore fortissimo e neanche lui sa quanto. Quando lo capirà, parleremo di uno dei primi attaccanti europei. Deve limare alcune spigolosità del suo carattere che lo fanno interagire, a volte, in maniera sbagliata». A proposito di futuro e mercato, a Trigoria è in arrivo un altro manager: si tratta di Giorgio Francia che si occuperà della gestione e dell'amministrazione dei conti.