Roma, la carica di Garcia

13/03/2014 alle 08:19.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Addestramento per le punte. E’ da lì che riparte . L’attacco inceppato va almeno revisionato, se non addirittura aggiornato. I 49 gol in campionato sono il riferimento da tenere sempre presente, il reparto è il terzo della serie A dietro a quelli di e . Ma il raccolto nelle ultime 3 gare, 1 rete, non va bene al francese. Se si perde l’efficacia davanti alla porta avversaria, diventa difficile difendere il secondo posto. Il ritorno di non può bastare, anche se i numeri che accompagnano il capitano sono inequivocabili: con lui si vince e si segna di più. Devono incidere anche gli altri, a cominciare da e , esclusi in partenza al San Paolo, domenica sera, nello scontro diretto perso con il . E anche Gervinho deve fare di più. Di questo e di altro Rudi ha parlato al gruppo. Per motivarlo in vista delle ultime (e fondamentali) 12 partite della stagione, avendolo trovato, alla ripresa degli allenamenti, ancora scosso (in particolare i giovani) per il grave infortunio di . Parole semplici davanti alla squadra al completo. E a seguire qualche faccia a faccia. Indicando la via che porta direttamente in .

NIENTE DISTRAZIONI Il monologo di è durato solo 15 minuti, anche per non prolungare l’attesa degli ospiti dell’Italrugby. Succede spesso quando la Roma si ritrova a Trigoria dopo una gara. Rapido, dunque, ma intenso. In sintesi il discorso è stato poi simile ad altri che hanno seguito soprattutto le sconfitte o anche i pareggi più deludenti: «Dobbiamo subito voltare pagina. Non è successo niente. Se continuiamo a giocare come abbiamo fatto contro il , non avremo alcun problema ad arrivare in fondo e a conservare questa posizione. Abbiamo ancora un bel vantaggio, bisogna solo insistere nel lavoro, come è accaduto finora». Il messaggio è stato chiaro: niente è compromesso. Pure se il è più vicino, la Roma si deve sentire forte. Fin qui lo ha dimostrato sul campo ed è successo anche nell’ultima giornata di campionato. Ma al tempo stesso il tecnico giallorosso ha voluto ricordare che «certi errori non sono da ripetere, perché poi si pagano in partita e in classifica». Il riferimento è alle amnesie difensive, a palloni regalati in disimpegno agli avversari e ovviamente alla sciatteria e alla sufficienza nelle finalizzazioni. «Roma più cattiva e sempre affamata », slogan che spesso Rudi usa anche in pubblico e non solo in privato.

COLLOQUI INDIVIDUALI si è dedicato anche a qualche giovane. Prendendolo da parte, a quattr’occhi. E’ il caso di . Che ha giocato 4 gare da titolare, prima di finire in panchina al San Paolo, segnando solo nella prima (doppietta contro la Sampdoria). Non ha, dunque, sfruttato al meglio il momento. Avrebbe dovuto, senza , dare qualcosa di più in area di rigore. Ha invece concluso poco e non ha fatto i movimenti giusti. Si è dedicato a lui a parole e in campo. Come a , rimproverato davanti alle telecamere, a caldo, per la mancata copertura su Ghoulam, arrivato in libertà al cross decisivo per l’ 1 a 0 di Callejon. I due, esclusi in partenza perché l’intenzione del francese era di bloccare le fasce con e Bastos e di non dare punti di riferimento con Gervinho, hanno deluso quando sono stati chiamati in causa. Più il serbo, abbastanza svogliato nell’atteggiamento e nella partecipazione.

CAPITANO IN GRUPPO , da ieri mattina, è nuovamente al centro della Roma. Allenamento completo che però non gli dà ancora la certezza di riprendersi il posto da titolare contro l’Udinese. Senza squalificato e con Romagnoli fermo per l’affaticamento muscolare (fastidio accusato a già nel primo tempo), probabile il rientro di Dodò a sinistra, con a destra. Non avendo nemmeno , assente per altre due partite, può abbassare accanto a nel , con trequartista dietro a o alle spalle del capitano. Intanto la società ha ufficializzato l’amichevole contro il Liverpool, il 23 luglio al Fenway Park di Boston. Dalla Spagna, invece, insistono: il vuole sia che . La Roma, però, punta al rinnovo del contratto del bosniaco e considera incedibile il franco-marocchino.