LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - UN GIORNO intero è servito a Strootman per realizzare quanto accaduto e riprendersi da uno choc imprevisto. «Da adesso mi concentrerò sul mio recupero per tornare più forte di prima — le parole dell’olandese su Twitter — voglio ringraziare i miei (ex) compagni di squadra, colleghi, tifosi e tutti quanti per il sostegno. Forza Roma sempre».
Il dramma dell’infortunio al ginocchio è più dolce da gestire se alleggerito dalle centinaia di manifestazioni d’affetto e d’amore arrivate al ragazzo, con i tifosi giallorossi uniti, come in poche altre occasioni, intorno al ragazzo, pronti a omaggiarlo prima della gara con l’Udinese, quando Kevin siederà in tribuna per sentire il calore della gente. Poi andrà in Olanda, ad operarsi, d’accordo con lo staff medico di Trigoria e della sua Nazionale, per cominciare il prima possibile la lunga fase riabilitativa.
Un contraccolpo tecnico e, soprattutto, psicologico, per la Roma, che perde uno dei punti di riferimento più riconosciuti all’interno dello spogliatoio. Per questo motivo sarebbe quantomai importante e propizio il recupero di Totti, l’unico che potrebbe dare un segnale di forza e compattezza ai compagni. Il capitano dovrebbe oggi riprendere a lavorare in gruppo, per rimettersi a disposizione del tecnico lunedì sera, per il ritorno in un Olimpico di nuovo pieno, dopo la squalifica delle curve.
Il numero dieci sembra aver smaltito il fastidio per la botta presa al gluteo e in questi giorni dovrebbe spingere sull’acceleratore, rientrando anche solamente dalla panchina, con Destro in campo. Rispetto a Napoli, infatti, Garcia dovrebbe schierare nuovamente il centravanti, con Gervinho e Florenzi esterni. Ma, guardando i precedenti stagionali, nell’unica occasione in cui sono mancati insieme Strootman e De Rossi, il mister francese inventò una specie di 4-2-4, con Bradley e Pjanic a centrocampo, Totti, Ljajic e Gervinho dietro a Destro.