IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Destro, 23 anni compiuti due giorni fa, aspetta di sapere se toccherà ancora a lui. Le 5 partite ravvicinate, Garcia lo ha detto in modo esplicito, impongono la rotazione degli interpreti. Così Mattia rischia di finire di nuovo al ballottaggio con Totti, suo partner nell'ultima gara contro l'Udinese e soltanto un'altra volta in questa stagione, contro il Catania, nell'ultimo match del 2013. Due vittorie. Il centravanti è il miglior marcatore della Roma in campionato, 7 gol (con 13 presenze), ma nella circostanza avrebbe un buon motivo in più per giocare da titolare la seconda gara di fila: il Chievo è l'avversario del debutto in serie A, a 19 anni con la maglia del Genoa, il 12 settembre 2010. E anche della prima rete, dopo soli 6 minuti e sempre nella stessa partita. Non solo: in 7 match contro la squadra gialloblù ha segnato 5 gol (gli altri 4 con il Siena, compresa una doppietta). Ieri mattina è stato provato con Bastos e Ljajic nel tridente di scorta.
COPPIA DA GOL Totti, 8 reti (3 doppiette) al Chievo, e Destro sono efficaci pure in tandem: 14 volte titolari insieme e 27 gol della Roma (in questo torneo 2 gare e 7 reti). La media di quasi 2 gol a partita non basta a Garcia per la conferma dei due dall'inizio contro il Chievo: «Nell'ultima gara hanno funzionato bene. Dipende da quello che voglio in campo come qualità ed equilibrio. E dalla forza e debolezza dell'avversario. Con loro in campo si può segnare in ogni momento e Francesco fa anche molti assist. Se comincio con loro due, in panchina non ho più nessuno come centrale d'attacco: se abbiamo bisogno di un gol nel finale di una partita e sono già tutti e due stanchi può essere un problema». E' anche un messaggio a Sabatini per il futuro: in rosa serve un terzo centravanti. «Non è il momento di parlare di mercato. E' inutile, dobbiamo concentrarci sul finale di stagione. Fuori ci sono tanti giocatori bravi, ma anche nella Roma». Rudi preferisce dedicarsi alla gestione di Totti: «Avete visto tutti che il capitano è tornato in grande forma fisica e mentale, ha sempre piacere di giocare. Valuteremo con lui: non è una novità se non potrà giocare novanta minuti in cinque gare e in soli quindici giorni. Ma prima bisogna vincere con il Chievo. A me piacerebbe tanto se andasse in Brasile. Per lui e per la Roma. Ora, però, mi interessa che giochi bene come contro l'Udinese. Poi sarà Prandelli a scegliere se portarlo o no». E chissà se il rivale del capitano, verso Rio, non sia proprio Destro.