Scudo o lavatrice? Ledesma fa tanto Strootman è unico

10/02/2014 alle 08:46.
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GASPORT (A. CATAPANO) Se si fossero affrontati sul ring, avrebbe vinto ai punti l’olandese, e non solo perché si è rivelato fisicamente più prestante e infinitamente più arrabbiato dell’argentino. È il verdetto delle statistiche a premiare , il romanista più incisivo della partita, sempre nel vivo del gioco, in una parola più protagonista rispetto a Ledesma di questo derby. I dati sono sufficientemente chiari: l’olandese ha toccato più palloni (98-60), effettuato più passaggi positivi (59-21), creato più occasioni (5-0), contrastato meglio (6-1). Dati, però, che non serviranno a lenire la rabbia che sprizzava al fischio finale né lo consoleranno dell’onta subita da Candreva con quel tunnel sotto la Monte Mario.

Contro lo sporco Oltretutto, poiché il calcio non è scienza esatta né freddo calcolo numerico, ci sono settori di campo, movimenti tattici, mosse che le statistiche non possono coprire. Perciò, andando oltre, si scopre che in realtà la protezione e il controllo offerti da Ledesma alla Lazio si sono rivelati più preziosi della fisicità e del dinamismo assicurati da alla Roma. Con una metafora benedetta da , si può dire che ieri pomeriggio lo scudo argentino è stato più efficace della lavatrice olandese, che, insomma, l’operazione contro lo sporco è venuta meglio a Ledesma.
Due in uno Non a caso, il capitano della Lazio ha intercettato più palloni di tutti (4) e ha lanciato meglio di tutti i suoi compagni (3, invece si è fermato a 1), segno che allo sradicamento dei palloni altrui è seguito, quasi sempre, l’avvio di una buona ripartenza. Del resto, Ledesma è centrocampista che solitamente abbina ottimo senso dell’orientamento — dove mi posiziono in campo? — a lucida visione di gioco — dove spedisco il pallone? —, col risultato che, in certi pomeriggi particolarmente felici, lo scudo respinge come una diga.
Macchie Qualche piccola falla, qua e là, in realtà è emersa. Piccole, inevitabili sbavature, senza le quali, chissà, la vittoria di uno sull’altro sarebbe stata premiata anche dal risultato della partita. Non a caso, entrambi hanno archiviato questo derby col record di passaggi negativi: 15 Ledesma, 14 . Ma, insomma, non se n’è accorto nessuno.