IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La Roma c'è. Sempre e comunque. Non finisce mai. Anche nella notte in cui mancano i tifosi delle due curve e Totti, si lascia alle spalle l'eliminazione dalla Coppa Italia e riparte convinta all'inseguimento della Juve capolista, sempre con 9 punti di vantaggio e una gara in più. Il 3 a 0 contro la Sampdoria è meritato e convincente, utile anche a tenere a distanza di sicurezza il Napoli terzo, sotto di 4 punti, e a blindare il secondo posto. Fisicamente e psicologicamente la risposta dei giallorossi è ottima, con Destro che sigla la sua prima doppietta stagionale e manda in archivio il periodo negativo. Garcia si gode lo spettacolo, arrabbiandosi con l'arbitro Celi, quello che lo cacciò durante la gara contro il Cagliari e che ieri sera ha cancellato il recupero, togliendo minuti all'esibizione.
ALLO SPECCHIO - Come dopo la prima sconfitta stagionale, il 5 gennaio a Torino contro la Juve in campionato, anche dopo la seconda, mercoledì a Napoli in Coppa Italia, la Roma si riscatta nuovamente contro la Sampdoria di Mihahjlovic. Garcia, come previsto, limita il turnover: giusto due innesti, Nainggolan e Florenzi rispettivamente al posto di De Rossi e Ljajic. Guardando alla gara di Napoli, sarebbero tre, con Maicon che stavolta parte dall'inizio (al San Paolo era entrato nella ripresa) e Torosidis che si riprende la fascia sinistra. Il sistema di gioco in partenza è il 4-2-3-1. Pjanic va a fare il trequartista dietro a Destro e offre subito il suo repertorio di qualità e classe. E' lui che spinge la Roma nella prima parte regalando giocate preziose e soprattutto chance invitanti. Mihajlovic sceglie lo stesso assetto, anche se in fase di non possesso palla, l'esterno offensivo Wszolek si abbassa a sinistra per una linea cinque che serve per bloccare le iniziative di Maicon. Gervinho a metà tempo ha la palla del vantaggio: su verticalizzazione di Strootman supera Da Costa con tocco leggero d'esterno, ma sulla linea trova Gastaldello. Dietro i difensori giallorossi azzerarano Gabbiadini, schierato a destra, Soriano ed Eder. E' la diciassettesima volta che non prendono gol in 27 gare.
DIGIUNO INTERROTTO - La Roma non sfrutta il regalo di Palombo che perde palla e da terra la serve a Pjanic che libera in area Strootman: sinistro centrale per la bella figura concessa ancora a Da Costa. Ma è la notte di Destro, al quale si dedica in particolare Florenzi: anticipato in precedenza da Gastaldello sul cross perfetto del compagno, lascia il segno quando Regini, su corner sempre dell'esterno, se lo perde in area. Colpo di testa e 1 a 0 prima dell'intervallo (41'). Dopo due gare senza reti, i giallorossi sospendono l'astinenza e si scatena il suo centravanti che da ieri sera è il miglior marcatore del gruppo in campionato con sei reti. Nella ripresa prosegue lo show. Dopo la comprensibile protesta di Wszolek per il fallo di mano di Benatia che di gomito gli sfila il pallone dal piede (6') e lo splendido gol di Pjanic su punizione (9') per il 2 a 0, ci pensa ancora Florenzi a esaltare l'attaccante, iniziando l'azione del tris. Imbucata per Gervinho, svelto nell'appoggio al centro per Destro che controlla e si gira di scatto per esplodere il destro del 3 a 0 e della sua doppietta (12').
CAMBIO PROGRAMMATO - Maicon si arrende per un problema al flessore e Garcia, dopo la seconda rete, lo fa uscire. Non entra, però, Bastos come al San Paolo, ma Romagnoli, mai schierato in questa stagione dal francese e spettatore dal marzo scorso. Un centrale difensivo e non più un esterno d'attacco, perché non è proprio il caso di perseverare. Dentro, dunque, il mancino che finisce a sinistra, da terzino, con Torosidis a destra. Fuori Benatia per De Rossi che fa il difensore, davanti all'amico Okaka, in campo per Wszolek. Gastaldello lascia i compagni in dieci (35'): secondo giallo, dopo il primo per fallo su Gervinho, per una brutta entrata su Nainggolan. Tocca a Bastos: Garcia regala la standing ovation a Destro, centravanti ritrovato.