IL ROMANISTA - Vabbé che la delusione l’ha mitigata il buon Juanito, vabbé che a Verona evidentemente ogni tanto piace apparire come fatal, vabbé, però sempre un po’ di delusione resta. Pjanic lo scrive sulla sua pagina Facebook. «Che amarezza, potevamo e dovevamo fare di più!!». Con due punti esclamativi. Due. Due per sottolineare, amplificare, prendere coscienza che la Roma contro questa Lazio poteva davvero divertirsi parecchio. Benatia idem, stessa lunghezza d’onda. Anzi, quasi.
Perché il centrale si rialza subito, si leva di dosso lo scoramento e punta il Napoli, la finale, la Coppa. «Siamo tutti dispiaciuti per questo pareggio. Potevamo accorciare - commenta su Twitter - sulla Juventus. Abbiamo fatto il massimo ma purtroppo abbiamo trovato una squadra che pensava solo a difendersi. Il campionato é ancora lungo, ma adesso testa al Napoli perché vogliamo vincere la coppa! Forza Roma!». Testa al Napoli, ma con quale formazione? La tacchettata di Lulic sul ginocchio di Maicon non ha messo fuorigioco il supersonico terzino brasiliano, però certamente non l’ha aiutato. Lo staff sanitario della Roma ne verificherà oggi le condizioni. Ieri, comunque, Maicon camminava tranquillamente. Una bottarella al ginocchio destro l’ha presa anche quel fenomeno di Benatia. Al San Paolo mancherà lo squalificato Nainggolan, ieri tenuto in panchina per scelta tecnica. È improbabile ma non impossibile che a destra basso, alias terzino, venga schierato Bastos. Il laterale brasiliano ha dimostrato doti da ala, ma solo perché è stato schierato proprio lì, al posto di Florenzi. L’affidabilità di Torosidis potrebbe convincere Garcia a riproporre la stessa difesa di ieri. Senza Radja, è obbligato anche il centrocampo: Strootman, De Rossi e Pjanic. Cambierà l’attacco. Totti dovrebbe partire dalla panchina, Gervinho gioca sicuro, Ljajic quasi. Adem potrebbe entrare in ballottaggio con Bastos. Florenzi, invece, sembra destinato a fare compagnia a Totti.