IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Bellissima e assatanata, la Roma ha davvero fame di gloria. Si capisce da come chiude il 2013 davanti al suo pubblico meraviglioso. La raffica giallorossa, 4 a 0 che sa di esibizione, si estende a tutta la classifica della serie A. Dal Catania ultimo, abbattuto senza pietà allOlimpico con gioco e
SFIDA APERTA
Se salire sul podio Champions sta diventando quasi scontato, la Roma si rende conto di aver davanti la miglior Juve, straripante nei suoi numeri e con i suoi interpreti. Garcia, però, non si piega allo strapotere dei campioni dItalia e presenta contro il Catania la formula più spregiudicata di questa stagione. Passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1 che prevede quattro attaccanti: Totti trequartista e vertice basso del rombo offensivo che prevede Destro centravanti e Gervinho e Ljajic ali. Baricentro altissimo, come il pressing, per lassedio a chi in trasferta non ha mai raccolto punti. Nonostante il dominio assoluto, solo una rete nel primo tempo, Benatia di testa (18) su torre di Destro che lievita come presenza e come finalizzatore. Il raccolto nella ripresa, giusto premio allatteggiamento di un gruppo che sta facendo qualcosa di straordinario, almeno quanto la Juve che non si ferma più. De Sanctis non fa parate: è sempre il meno battuto del torneo, 7 reti. Lultima volta, però, ad aver finito un match senza prenderne quasi un mese fa, il 25 novembre, gara casalinga con il Cagliari.
TIMBRO DA CAPITANO
Totti riparte dallinizio: con lui in campo, in 10 gare, 9 successi e 1 pareggio. La spinta più forte, nella corsa scudetto, viene insomma dal capitano. Con lui sono grappoli di gol. Nel pomeriggio delle quattro punte, però, due reti le firma Benatia. E la prima doppietta della carriera per il difensore che batte anche il suo record personale. E già a quota 4, come Florenzi, Strootman e Gervinho. Livoriano fa centro per ultimo, dopo il 2 a 0 di Destro che sfrutta il regalo di Frison per segnare il terzo gol in tre partite (10) e il 3 a 0 di Benatia che realizza il quattordicesimo per i giallorossi su palla inattiva (14), in questo caso punizione lieve di Ljajic. Gervinho prima di festeggiare prende un palo a porta vuota e non riceve un rigore per lo sgambetto di Legrottaglie. Ljajic, di tacco, lo mette di nuovo davanti a Frison, battuto dalla carambola involontaria, tocco di destro e sponda di sinistro per il 4 a 0 (36 ).
OLTRE LE ASSENZE
Mancano i titolarissimi del centrocampo, gli squalificati Strootman e De Rossi, oltre agli infortunati Balzaretti e Borriello. Stavolta non servono: il Catania, con il fragile 4-3-3 di De Canio, si arrende subito. Pjanic offre una recita chic da regista. Maicon quando attacca crea per i compagni e spaventa gli avversari. Destro disegna larcobaleno della sua rinascita, Ljajic lavora per gli altri, due assist, e meriterebbe il gol. Nessuno dei quattro diffidati prende il giallo: Maicon, Pjanic, Ljajic e Florenzi ci saranno a Torino il 5 gennaio. Per la sfida più attesa. Per lo scudetto.