CORSERA (G. PIACENTINI) - Su una cosa Massimiliano Allegri e Rudi Garcia sono daccordo. E cioè che la presenza di Francesco Totti rende la Roma una squadra diversa. «Avrei preferito che non ci fosse stato, perché è un catalizzatore del gioco della Roma e alza la qualità della squadra». Questo è il pensiero del tecnico milanista che la scorsa estate, prima
Alla Scala del calcio, infatti, ha spesso trovato soddisfazione: sono 14, tra Milan e Inter, i gol segnati, compresa una doppietta in un torneo Berlusconi che fece alzare in piedi il pubblico milanista per battergli le mani. Era il settembre del 2000, lalba di una stagione che avrebbe portato allo scudetto. Da allora non si è più fermato, fino alla doppietta che ha rifilato il 5 ottobre scorso allInter. Stasera proverà a ripetersi e a regalare alla Roma tre punti che avrebbero un valore enorme nella corsa scudetto. Davanti si ritroverà Abbiati, a cui ha segnato 8 volte in carriera. Gli ingredienti per fare bene, insomma, ci sono tutti.
E se per il Capitano si prospetta lipotesi di una staffetta con Ljajic o con Mattia Destro, sugli altri dieci che scenderanno in campo sembrano esserci pochi dubbi. Confermata la difesa - Maicon, Benatia, Castan e Dodò - Garcia ha lasciato intendere che sarà Bradley («Saremo meno forti sul piano tecnico ma più forti su quello fisico») il sostituto di Pjanic. Lamericano giocherà al fianco di De Rossi e Strootman, mentre in avanti toccherà ancora a Florenzi e Gervinho. Prima convocazione per Luca Mazzitelli, centrocampista classe 95, centrocampista della Primavera di Alberto De Rossi