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Firenze sogna, la Roma segna

09/12/2013 alle 10:38.

IL ROMANISTA (V. META) - Roma-Fiorentina, gol di Destro. In fondo non c’era altro modo in cui potesse finire, perché a mettere fine alla quaresima di una squadra da troppo a lungo a digiuno di vittorie non poteva che essere uno che avesse altrettanta fame.

Partita subito viva, accesa già nei primi cinque minuti dal botta e risposta a distanza Vargas-, doppia conclusione con il sinistro da fuori area, in entrambi i casi palla alta. Solo che per la Roma è il prologo del gol: minuto numero sette, Gervinho va via a Tomovic sulla sinistra, tiene la palla in campo in un centimetro quadrato e riesce a mettere in mezzo, a due passi dalla linea di porta c’è che anticipa Neto e mantiene la promessa del dopo Cagliari. La accusa il colpo e all’11’ avrebbe l’occasione del raddoppio, servito ancora da un Gervinho in versione playstation, ma il suo finisce sull’esterno della rete. Niente rispetto a quello che succede un minuto più tardi, quando il Neto che non t’aspetti trova l’intervento prodigioso sul colpo di testa a botta sicura di dal centro dell’area piccola. I viola si scuotono dal 20’ in poi, favoriti da un mezzo pasticcio difensivo - che lascia Rossi libero di calciare, mette in angolo. La manovra romanista perde di convinzione, rimedia il giallo che gli farà saltare il Milan, al 26’ Gervinho incespica a porta spalancata su servizio di e poco prima della mezz’ora la Viola pareggia: palla persa sulla trequarti sinistra, Tomovic recupera, salta e scarica indietro per Vargas, sinistro di prima intenzione e pallone sotto la traversa. Sull’Olimpico cala il gelo. Anche perché il finale di tempo è ancora per la squadra di Montella, che al 34’ fallisce il 2-1 con Cuadrado, il cui esterno al volo imbeccato da Rossi finisce alto. L’ultima emozione è un colpo di testa di (sarà lui il migliore in campo) che non trova la porta.

La ripresa ricomincia con la avanti, ma la Roma è fortunata perché il bel cross basso di Pasqual attraversa tutta la linea di porta senza che nessuno intervenga. Al 12’ cerca la scossa togliendo uno spento per inserire , al rientro dopo quasi sette mesi, che comincia dalla stessa posizione del compagno di stanza, partendo dall’ala per accentrarsi. La mossa è giusta perché la Roma cambia marcia: al 16’ Gervinho serve in area, il serbo manca il gol dell’ex sparando addosso a Neto, un minuto dopo verticalizza per , tiro di prima intenzione e palo pieno. I giallorossi continuano a premere, al 22’ una triangolazione -Gervinho- finisce con un del brasiliano che Neto mette in angolo e proprio dal corner battuto corto, tocca per Gervinho che prolunga in area dove c’è , tiro di prima intenzione senza guardare e palla sotto la traversa. Poi una corsa sfrenata verso la panchina. Fosse una favola, la scriverebbero così. Gli ultimi venti minuti sono una battaglia. Al 26’ l’eroe è , che vola a togliere dall’incrocio un gran calcio di punizione di Pasqual, due minuti dopo finisce a lato di un soffio un colpo di testa di , sempre da azione d’angolo. Finale di sofferenza, anche perché al 43’ rimedia il secondo giallo e lascia la squadra in dieci, richiama per inserire Bradley ma lascia dentro Gervinho, che oltre a correre e dribblare, difende pure. Una scivolata di nega il pareggio a Rossi al terzo dei quattro minuti di recupero. Montella si metta l’anima in pace: contro la Roma non c’è proprio storia.

 

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