
IL ROMANISTA (V. VERCILLO) - È una Roma che non guarda in faccio nessuno, quella vista in campo in questo inizio stagione. Sei vittorie su sei, un solo gol subito, padrona della vetta della classifica, in solitaria. Ma ora lostacolo da superare è più arduo: è lInter di Mazzarri, anchessa rivitalizzata dopo la deludente stagione
Le carte per giocarsela, Garcia le ha tutte. A partire dallattacco: da lasciare letteralmente a bocca aperta. Un po perché i numeri fin qui sono pazzeschi (17 gol totali), un po perché nessuno se lo aspettava così: ben 9 giocatori andati a segno, con un terzetto inedito(Florenzi, Ljajic e Gervinho) a guidare la classifica di casa, con tre reti a testa. Un mix composto da talento prima di tutto, ma poi sudore, corsa, istinto e tanta voglia. Quella soprattutto, quella che forse mancava a chi attaccante, negli scorsi anni, lo era di razza pura.
Unalchimia pura, che mischiata alla magia dei piedi di Francesco Totti, fa paura a qualunque avversario. Contro lInter, il capitano giocherà sicuramente titolare. Difficilmente verrà sfilata la seconda maglia a Florenzi, rinato in una posizione inedita. Lui che già lo scorso anno aveva stupito tutti con il suo carisma e il grande impegno in allenamento e in campo. Listinto del gol è quello che ancora non avevano scoperto in lui.
Per la terza maglia il ballottaggio è aperto, cè solo limbarazzo della scelta: più probabile che il tecnico opti per Gervinho, visto che Ljajic è stato colpito da una leggerissima lombalgia che lo ha costretto a lavorare solamente in palestra ieri. E poi il serbo, ogni volta che è subentrato, ha fatto la differenza. Anche a centrocampo i complimenti si sprecano: il segreto della Roma è proprio lì. Un reparto dove il turnover è stato abolito e che conta su tre titolarissimi: Miralem Pjanic, Daniele De Rossi e Kevin Strootman. I protagonisti giocano bene per la squadra e si divertono, fattore di notevole importanza. In difesa, Maicon a meno di miracoli sarà costretto a saltare la partita che avrebbe voluto disputare più di qualsiasi altra, quella con la squadra di cui è stato punto fermo. Ma a dimostrazione del fatto che ancora non si rassegna a tale rinuncia, eccolo a Trigoria a forzare i tempi della preparazione in compagnia di Destro e di Bradley. Intanto, però, cè Torosidis pronto a coprire quel buco. Dallaltra parte del campo Balzaretti, al centro il goleador Benatia e Castan.