CORSERA (L. VALDISERRI) - Ha molto da chiedere e sente di avere molto da dare. La trasferta di Udine, dove la Roma cerca la nona vittoria consecutiva del suo straordinario inizio, è una partita importante per tutti e speciale per Adem Ljajic. Il serbo, arrivato a fine mercato per far dimenticare la cessione del «Coco» Lamela, quando la Roma aveva già giocato la prima di campionato, vincendo a Livorno, ha fin qui trovato molto meno spazio di quanto si aspettava.
Si può dire che nessuno dei gol di Ljajic è stato «pesantissimo»: il 3-0 al Verona, il 2-0 alla Lazio (ma sul «pesante», in questo caso, si potrebbe discutere a lungo, visto che Ljajic si è procurato il rigore e poi lo ha tirato dando il colpo di grazia ai biancocelesti) e il 5-0 al Bologna. Tutto vero, ma Adem potrebbe rispondere che non è facile far gol mentre stai seduto in panchina. Nei giorni di avvicinamento alla trasferta friulana Rudi Garcia ha alternato le esercitazioni sul modulo: 4-3-3, con Florenzi-Borriello-Ljajic e 4-2-3-1 con Marquinho-Pjanic-Florenzi dietro a Borriello punta avanzata. Sono due ipotesi plausibili, ma finora Garcia ha quasi sempre privilegiato il 4-3-3. È vero che in assenza di Totti e Gervinho (1questultimo non convocato per Udine, ma potrebbe tornare dispionibile per giovedì sera col Chievo) serve una Roma diversa dal solito, però il primo modulo permetterebbe anche di mantenere invariato il centrocampo Pjanic-De Rossi- Strootman che finora è stato il grande segreto del primato romanista: tre registi in campo, scambio delle posizioni, capacità di fare filtro quando la palla ce lha lavversario e di creare quando il pallone è tra i piedi dei giallorossi. Nellultima conferenza stampa, venerdì, Rudi Garcia ha detto che Ljajic ha avuto qualche problema fisico. Ha fatto una pesante preparazione con la Fiorentina, che era partita prima per il preliminare di Europa League ed è stata quasi un mese in ritiro a Moena, e secondo alcune voci non sempre ha dato il massimo in allenamento. Ora, però, a detta dellallenatore è al 100%. E stiamo parlando di una ragazzo di 22 anni che, tra Fiorentina e Roma, ha segnato 9 gol nelle sue ultime 11 apparizioni in serie A. Un vice Totti, come ha detto giustamente Garcia, non esiste. Ma non giocare quando mancano sia il Capitano che Gervinho farebbe molto male a chi ha scelto la Roma per essere protagonista.