IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Gira che ti rigira, alla fine viene il mal di testa. Il famoso tourbillon di attaccanti si ferma con la chiusura del mercato. Roma, Juve, Genoa, Borriello, Quagliarella e Gilardino: ognuno resta a casa sua, per buona pace (o ira) di tutti. Quagliarella non si muove da Torino, Borriello da
La Roma sarebbe stata disposta a spendere soldi per lattaccante della Juve, ma aveva la necessità di liberarsi definitivamente del cartellino di Borriello, che però il Genoa voleva in prestito, avendo così la garanzia della partecipazione della Roma sullingaggio di Marco. Borriello non ha accettato il taglio dello stipendio, la Roma ha detto no al Genoa perché non voleva correre il rischio di ritrovarsi la prossima stagione con due attaccanti over 30 nella rosa, Quagliarella e eventualmente il rientrante Borriello. Alla fine la scelta è stata inevitabile. Borriello (sfumata in extremis anche la possibilità di un ritorno di fiamma dello scambio Borriello-Gilardino, sempre per motivi di stipendio) è rimasto. Alla fine ci hanno rimesso tutti e la Roma, in attesa del recupero definitivo di Destro (ma non si sa quando avverrà), punterà ancora su Borriello, che in giallorosso non avrà il posto garantito, e questo gli brucia. Ora lattaccante e la società già sono al lavoro per il rinnovo del contratto, scadenza 2016, dellex bomber del Milan (già ieri sera Sabatini ha cenato con il manager di Marco, Cavalleri) pensando a una spalmatura dellingaggio. Così se dovesse restare a Roma negli anni a venire, la società avrà un peso minore sul monte stipendi, se dovesse invece rifinire sul mercato, i possibili acquirenti si spaventerebbero di meno e magari quello stipendio potranno pagarlo senza laiuto di nessuno.