IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La sfida inedita tra Garcia e Petkovic coincide con il primo derby di campionato in calendario a sette
ALTA CLASSIFICA
Il raccolto di Rudi e Vlado, quindici punti su diciotto disponibili, testimonia limportanza del derby numero 139 nei tornei a girone unico. Roma è la capitale del calcio: in nessunaltra città, fin qui, sono stati capaci di fare meglio. Le tre vittorie di fila consentono al debuttante francese di presentarsi da capolista, primato da spartire al momento con il Napoli, e di avere tre punti di vantaggio sul collega bosniaco. E il dato più eloquente in attesa del verdetto del pomeriggio. I giallorossi, pur essendo arrivati un punto avanti ai biancocelesti nellultimo torneo, si devono però soffermare sulle immagini attuali, per non rivivere quelle del film angosciante di quattro mesi fa, quando lasciarono la Coppa Italia alla Lazio nella finale storica del 26 maggio allOlimpico.
EQUILIBRIO TATTICO
La solidità delle due squadre può essere il leitmotiv del match. Una sorta di braccio di ferro. Garcia, con il suo 4-3-3 ordinato e organizzato, è riuscito in poche settimane a far comprendere le sue idee al gruppo. La Roma ha unidentità precisa. Recita da squadra, si difende senza lasciare spifferi, fa sempre la partita, ha fisicità e qualità nei tre reparti, schiera calciatori più esperti che nelle ultime due stagioni e conclude con disinvoltura in porta. Così ha preso meno gol di tutte (1, come lInter di Mazzarri) e solo il Napoli ha segnato di più (9 reti contro 8). La formazione base cè per dieci-undicesimi e il turn over coinvolge solo il tridente. Stavolta, però, può confermare per la prima volta gli stessi interpreti. Petkovic, finiti gli esperimenti, è invece tornato al 4-1-4-1: è il sistema di gioco che gli dà maggiori garanzie. E più risultati. Lo ha usato nellultimo turno di campionato contro il Chievo, ha chiuso la partita nel primo tempo e non ha subito gol (non era accaduto nelle altre gare). Candreva a destra dà il meglio di sè. Zona da presidiare per Rudi. Vlado sa che davanti i giallorossi non danno punti di riferimento con i tagli degli esterni e gli inserimenti di Pjanic, a volte trequartista del 4-2-3-1 in corsa, e Strootman, tiratori scelti come lo è Hernanes. Una curiosità: i biancocelesti hanno fatto centro sempre nel primo tempo, i giallorossi solo nella ripresa.
NUOVI CONTRO VECCHI
Se la Lazio non ha novità e lamenta le assenze di Biava e Radu, la Roma cambia diverse facce per interrompere la striscia negativa nel derby. Non lo vince da due anni e mezzo (5 gare, 4 perse). Il digiuno pesa, e tanto, alla proprietà Usa. Anche perché i biancocelesti, dopo 10 anni, sono tornati davanti ai giallorossi nel ranking Uefa: 47° posto contro 51°.