IL ROMANISTA (M. BIANCHINI) - Una città in festa. I colori dautunno si vestono di giallorosso. Forse mai tanta passione ha conquistato lanimo dei tifosi romanisti. Dopo i sospiri dellattesa, sono tornate le dolci notti insonni, quando il
Quei suoi occhi fulminanti hanno risvegliato lorgoglio di una squadra maltratta da eventi alterni, ma che non riusciva a trovare una sua identità. Ogni partita nascondeva unangoscia. Il generale ha restituito tranquillità alla gente e nuove consapevolezze a vecchi e nuovi campioni. Maicon è tornato a correre come ai tempi delle scorazzate ventenni, Balzaretti piange di felicità bucando i biancocelesti e beandosi dei forti garretti ritrovati. Difesa e centro campo? Il paradiso del calcio trasferito in terra dove si muovono con il tocco degli angeli, Benatia, Castan, Pianic, Strootman , protetti alle spalle dal veterano De Sanctis che respinge i proiettili del nemico. E che dire del furetto Florenzi e del fulmine nero Gervinho? Non sarà difficile unirsi stabilmente al drappello a Ljajic, Jedvai e al ben tornato presto Mattia Destro.
Classifica e gioco sembrano procedere alunisono facendo ingiallire dinvidia chi riamane costretto a guardare. Limprevedibilità del gioco del calcio consiglierebbe prudenza. E così sta facendo il popolo giallorosso, composto ma edotto di poter contare su una grande squadra. Si marcerà con un passo alla volta come i vecchi alpini che procedono lentamente verso la vetta. Va bene parlare di questa Roma che incanta, ma oggi è un giorno speciale che richiama altri pensieri. Trentasette anni fa qualcuno decise in cielo di regalarci un poeta del calcio e un custode infinito dei colori giallorossi. Siamo tutti intorno alla culla di Francesco Totti, bambino dei sogni che ogni madre vorrebbe che rimanesse vivo e forte a correre sui prati della gioventù. Totti non ha tradito lauspicio. Auguri Capitano!!!