Una bomba dopo un quarto d’ora o poco più: palla ricevuta dalla destra, stop e frustata all’angolino. Sta vivendo un grande momento Strootman, ma lui non è certo tipo da esaltarsi. Lui è uno tosto, ben piantato per terra. Semmai a perdere la testa per lui sono gli altri: «In Italia guardano molto a chi ha segnato, per questo sarà ancora più piacevole tornare a Roma - ha detto il centrocampista - . Nel club sono soddisfatti del mio inizio e un bel complimento è arrivato indirettamente da De Rossi che ha detto "Volevo andarmene, ma visto il livello degli acquisti non voglio più andarmene". De Rossi crede che abbiamo una squadra capace di tornare al top per lottare ai vertici in Italia».

Un globetrotter, Strootman. Uno che non si ferma mai, uno che è sempre proiettato in avanti. I quotidiani olandesi non sottolineano solo le sue qualità, ma anche i chilometri fatti nelle ultime 5 settimane. Da Eindhoven a Roma, e poi gli Usa, il Canada e infine il Portogallo. In totale 30mila chilometri. Lui ci scherza un po’ su: «Kansas City, Boston, Washington, Toronto e anche Faro. Ora i viaggi dovrebbero essere terminati. Comunque l’esperienza in America è stata molto bella».

Una battuta anche su van Gaal: «Mi ha dato fiducia quando gli ho parlato dell’opzione Roma. Penso che van Gaal creda che io sono il tipo che dopo una o due stagioni in un club ha bisogno di qualcosa di nuovo, di diverso». E il nuovo ora si chiama Roma. Con cui raggiungere traguardi importanti, per crescere ancora, come ha sempre fatto nella sua carriera. Per far impazzire chiunque lo guardi giocare. In ogni occasione: oggi pomeriggio a Terni in amichevole, come fra due domeniche a Livorno quando conterà molto di più.