La Roma ricomincia tra amore e rabbia

22/08/2013 alle 09:23.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - C’era attesa, e pure parecchia, per verificare lo stato d’animo del tifoso della Roma alla vigilia dell’inizio del campionato e in pieno, turbolento calciomercato. La risposta fornita dalla gente che ha una Lupa tatuata sul cuore è st

CANTANDO A SQUARCIAGOLA

Famiglie intere, centinaia e centinaia di bambini nonostante un paio di capricci del tempo proprio in coincidenza con l’apertura dei cancelli. Atmosfera caldissima, però. Roba da partitissima di campionato. Sotto la Sud un enorme stendardo con il vecchio logo e scritte contro quello nuovo e, a ripetizione, il coro più gettonato del pomeriggio: «Tifiamo solo la maglia». Primi a entrare in campo gli uomini dello staff tecnico (fischi per Andreazzoli...), poi è stato il turno dei giocatori con in testa (boato), Julio Sergio (accoglienza super, per lui) e via via tutti gli altri. Applausi per i nuovi , Jedvaj e (stadio fomentatissimo), fresco di convocazione nella Seleçao. Accoglienza super affettuosa, e per certi versi inaspettata, per un De Rossi davvero emozionato; meno affettuosa per . è entrato camminando per via del problema alla caviglia, ma si è beccato lo stesso un sacco di cori. Freddezza per Borriello, tanto affetto per in scarpe da ginnastica. Boato per Lamela (che avrebbe voluto evitare la passerella...), curiosità rumorosa per Gervinho. Poi, spaccando l’applausometro, è entrato in campo . Delirio. Roba da pelle d’oca. L’allenatore è apparso in scena per ultimo, accolto dall’inno Roma Roma Roma: volto teso e passo spedito si è piazzato al fianco di , avendo alle sue spalle la Sud che aveva appena sfoderato un lunghissimo striscione: «Non saper rimediare ad una sconfitta è peggiore della sconfitta stessa», il messaggio/monito dei tifosi. Chiaro?

RUDI E I FISCHI

Prima dell’inizio dell’allenamento, sopra l’Olimpico ha cominciato a volteggiare un piccolo aereo affittato da tifosi laziali: «la verità reale è che v’avemo fatto male», la scritta in coda a ricordare il derby del 26 maggio. Lo stadio ha cominciato a fischiare e ha continuato a farlo anche quando ha preso la parola . «Sono molto felice di vedere tanti tifosi della Roma. Potete essere sicuri di una cosa: faremo il massimo perché voi tifosi siate orgogliosi della vostra squadra. Forza Roma», il discorsetto del francese, stranito e sorpreso per tutti quei fischi. A seguire la squadra si è predisposta per l’allenamento mentre in Tevere appariva un altro striscione: «26-5 noi non dimentichiamo... vergogna». Da segnalare in Sud un’altra eloquente scritta “17-08-2013: disinfettate Trigoria”. Cori contro Osvaldo e pure contro Balotelli. E «Giù le mani da Lamela».

PAROLA DI CAPITANO

Terminato l’allenamento, alcuni giocatori hanno voluto rivolgere un pensiero ai tifosi. Ha cominciato .
«Voglio ringraziare questo splendido pubblico. Rialzerete la testa. Saremo noi in mezzo al campo a rappresentarvi con orgoglio. Statene certi, forza Roma», le sue parole. A seguire, davanti ai microfoni di Roma Channel, si è presentato capitan . «Questi colori emozionano tutti. Noi dobbiamo ringraziare i tifosi sempre. Ci sono stati sempre vicini e stavolta hanno dimostrato l'amore per questa maglia. Cercheremo di fare il possibile. Io li conosco da tantissimi anni e so l'amore che provano per questa maglia. Cercheremo di dare il massimo sul campo e ripagarli con i risultati, è l'unico modo».