CORSPORT (A. GHIACCI) - Aveva cominciato Franco Baldini, luomo scelto dalla proprietà americana per linizio del nuovo corso. Non come Mazzone, per il quale Totti era come un figlio. Lex dg giallorosso, infatti, ancor prima del suo arrivo a Trigoria,
TECNICI - Gli allenatori che sono arrivati in giallorosso negli ultimi quindici anni - e ieri Garcia ha dato subito il contributo con il suo «Totti avrà un ruolo fondamentale dentro e fuori dal campo» - hanno sempre capito di avere a che fare con un campione e un simbolo della Roma, uno fortissimo che va trattato necessariamente con modi diversi. Lunico a fare eccezione fu Carlos Bianchi, che parlandone poco indicò alla società di mandarlo in prestito: fu ceduto lui, invece, dopo neanche un campionato e a titolo definitivo. Luis Enrique arrivò: «Totti è unico, è un piacere lavorare con uno del suo calibro» . Poi però lasturiano non lo schierò allandata) e lo sostituì (al ritorno) contro lo Slovan Bratislava nel confronto che valse la qualificazione allEuropa League. Il tutto nemmeno un mese dopo essere diventato giallorosso: Roma out, anche per quelle scelte di Lucho. Con Capello il capitano ebbe degli attriti sul finale delle cinque stagioni trascorse insieme, ma prima e dopo il tecnico di Pieris non ha mai smesso di parlare in termini positivi del numero dieci giallorosso. «E fenomenale, mi ricorda Rivera...» ha detto non più tardi di tre anni fa. Anche Spalletti ne fece il fulcro del rilancio giallorosso nel 2005: la bellissima Roma del tecnico di Certaldo si sviluppò intorno al nuovo ruolo di finto centravanti disegnato apposta per Totti. (...)
LEGAMI - Ultimamente a Trigoria si è rivisto anche Zeman, che al capitano dal 1997 al 1999 diede la possibilità di diventare un grande giocatore. (...) Poi, però, lastuto Zeman in pubblico ha detto che «Totti è come tutti gli altri» : se gli altri fossero stati come lui la seconda Roma del boemo avrebbe avuto un destino diverso. Andreazzoli? Neanche a dirlo: «Lui è la mia icona»