Decisivi gli spunti individuali

16/06/2013 alle 11:52.

CORSERA (M. SCONCERTI) - L'Italia è quasi sempre arrivata ai grandi tornei in cattive condizioni. È successo anche agli Europei dell’anno scorso, per non parlare dei nostri mondiali vinti. E come sempre nei debutti si cambia modulo di gioco in ossequio alle cattive condizioni generali. Un anno fa agli Europei si passò dal modulo

A questo si aggiunga il momento frastornato di El Shaarawy, troppo giovane per essere un fenomeno a tempo pieno. Così bisogna scendere di qualche gradino e tentare con l’energia un po’ selvaggia di Giaccherini. È strano e anche inquietante come Giaccherini ritorni in tutte le partite importanti. Agli Europei ha fatto il terzino, nella la mezzala di riserva, era partito come esterno, oggi dovrà correre per tutti. È il vero uomo di fiducia di Prandelli, una piccola pezza buona per tutto il vestito. Un gruppo d’altra parte non è mai una formazione esatta, è solo qualcosa che permette di ritrovare l’equilibrio in corsa quasi fuori tempo massimo. L’impressione è che ci siano nell’Italia troppe ali che non giocano (Cerci, Candreva, El Shaarawy) e pochi attaccanti di ruolo, direi anzi solo due, di cui uno, Gilardino, forse non più all’altezza. È una rosa un po’ magra, forse una mezzora di Di Natale a partita non sarebbe stata una pazzia. Ma restiamo una buona squadra. I nostri avversari sono dei palleggiatori, un po’ noiosi, non credo sarà una partita veloce. Anche loro sono molto tattici, da vent’anni arrivano agli ottavi dei mondiali. Rappresentano un grande paese e un movimento tecnico importante. Non c’è pronostico, sarà una gara di spunti individuali e di annientamenti reciproci. La speranza è di ritrovare brillantezza giocando, di solito capita così. Con la forza dentro, siamo ancora da finale. Senza fiato possiamo tornare a casa subito.