CORSERA (M. SCONCERTI) - L'Italia è quasi sempre arrivata ai grandi tornei in cattive condizioni. È successo anche agli Europei dellanno scorso, per non parlare dei nostri mondiali vinti. E come sempre nei debutti si cambia modulo di gioco in ossequio alle cattive condizioni generali. Un anno fa agli Europei si passò dal modulo
A questo si aggiunga il momento frastornato di El Shaarawy, troppo giovane per essere un fenomeno a tempo pieno. Così bisogna scendere di qualche gradino e tentare con lenergia un po selvaggia di Giaccherini. È strano e anche inquietante come Giaccherini ritorni in tutte le partite importanti. Agli Europei ha fatto il terzino, nella Juve la mezzala di riserva, era partito come esterno, oggi dovrà correre per tutti. È il vero uomo di fiducia di Prandelli, una piccola pezza buona per tutto il vestito. Un gruppo daltra parte non è mai una formazione esatta, è solo qualcosa che permette di ritrovare lequilibrio in corsa quasi fuori tempo massimo. Limpressione è che ci siano nellItalia troppe ali che non giocano (Cerci, Candreva, El Shaarawy) e pochi attaccanti di ruolo, direi anzi solo due, di cui uno, Gilardino, forse non più allaltezza. È una rosa un po magra, forse una mezzora di Di Natale a partita non sarebbe stata una pazzia. Ma restiamo una buona squadra. I nostri avversari sono dei palleggiatori, un po noiosi, non credo sarà una partita veloce. Anche loro sono molto tattici, da ventanni arrivano agli ottavi dei mondiali. Rappresentano un grande paese e un movimento tecnico importante. Non cè pronostico, sarà una gara di spunti individuali e di annientamenti reciproci. La speranza è di ritrovare brillantezza giocando, di solito capita così. Con la forza dentro, siamo ancora da finale. Senza fiato possiamo tornare a casa subito.