CORSERA (R. FRIGNANI) - Il Tar ha deciso: la finale- derby di Coppa Italia si giocherà sempre domenica 26 maggio alle 18. Con un decreto ieri pomeriggio i giudici amministrativi hanno respinto listanza cautelare presentata dal Coda
Il Tar ha inoltre precisato come, contro il ripristino dellorario alle 21 - originariamente stabilito dalla Lega calcio e dalla Rai - «osta levidenziata esigenza di garantire lordine e la sicurezza pubblica, alla quale sono ispirati i provvedimenti in contestazione, da cui si evince come il buio in precedenti occasioni abbia favorito la realizzazione di azioni criminose mettendo in pericolo operatori di polizia e spettatori degli eventi calcistici». E nel decreto si spiega anche che spostare il derby più avanti interferirebbe con la Nazionale azzurra, che sarà impegnata della Confederation Cup con Brasile e Giappone. Una decisione, quella del Tar, criticata dal presidente del Codacons, Carlo Rienzi, per il quale «sembra quindi che il problema del buio venga prima degli interessi dei cittadini che hanno il diritto di votare in assoluta tranquillità e senza ostacoli di alcun tipo. Ma la questione dellilluminazione - aggiunge - non si risolve certo anticipando la partita alle 18 in quanto, se lincontro si dovesse prolungare ai tempi supplementari, i tifosi uscirebbero dallo stadio dopo le ore 20.30 e il problema del buio rimarrebbe, così come le difficoltà degli elettori a esercitare il diritto di voto nelle zone limitrofe allo stadio».
E mentre le forze dellordine continuano a mettere a punto il piano di sicurezza e di sorveglianza, con migliaia di uomini e rinforzi anche da altre città, zone chiuse al traffico e indagini preventive negli ambienti dei personaggi più violenti legati al mondo delle curve dellOlimpico, per il sindaco Gianni Alemanno, invece, è «meglio così: a questo punto era opportuno non cambiare la data e lorario del derby ». E il capo dellAvvocatura del Campidoglio Andrea Magnanelli precisa come lo spostamento della partita «avrebbe comportato ulteriori e maggiori disagi per i tifosi che intendono recarsi allo stadio e per tutti i romani che avrebbero visto ancora modificata lorganizzazione della domenica.
La macchina organizzativa del Comune, del resto, è pronta». Intanto però cominciano i primi disagi: il parroco del San Filippo Neri, per esempio, è stato costretto a spostare lannuale appuntamento con la processione della statua del santo per le vie di Boccea in programma alla stessa ora del derby. Un evento che si ripete da decenni ma che questa volta rischiava di essere seguito da pochi fedeli. Alla fine don Nunzio lha spostata al 2 giugno.