IL TEMPO (A. AUSTINI) - Una partita da «tutto o niente» ma la Roma non deve essere «schiava del risultato». Andreazzoli la presenta così, un po caricando e un po smorzando la tensione della vigilia. Un successo cambierebbe la stagione de
Andreazzoli ha visto «una Roma che sta bene e senza particolari tensioni seppure la partita presenti aspettative particolari. In settimana ci siamo divertiti e abbiamo preparato tutto, compresi gli eventuali rigori con la cura necessaria. Partiamo alla pari e dovremo giocare senza crearci problemi». Il riferimento è ai nervi che in passato hanno giocato brutti scherzi ai giallorossi durante i derby. «Abbiamo fatto un discorso su questo, è chiaro che i romani hanno unattenzione in più sulla partita». Il cammino verso la finale è stato guidato da Zeman, tranne la partita di ritorno con lInter. «Se devo ringraziarlo per essere qui? I meriti sono dei giocatori - svicola Andreazzoli - sono loro che mi hanno condotto a questa gara con la consapevolezza di poterla vincere». Sullallarme ordine pubblico prova a essere ottimista. «Credo che le tifoserie dentro lo stadio si comporteranno bene. Il problema è semmai fuori, ma non ci riguarda».
Nella conferenza dellOlimpico, accanto allallenatore si è seduto Burdisso. Alle loro spalle cè la coppa che largentino ha alzato al cielo due volte con lInter battendo proprio i giallorossi. «Ma nella mia carriera - ricorda - ho giocato anche una finale di Libertadores e una olimpica». Come a dire: state calmi, ci sono appuntamenti più importanti. Quella di stasera, comunque, «sarà una finale storica, abbiamo fatto i compiti per giocare bene e vogliamo alzare la coppa». Burdisso non ha dubbi sulluomo-partita: «Mi auguro possa essere De Rossi. Lui, insieme a Totti, ci tiene più di tutti. Mai come stavolta però sarà la partita del gruppo». Per lui e tanti altri (lo stesso De Rossi) potrebbe anche essere lultima in giallorosso. «Mi auguro di no, in ogni caso voglio farmi un regalo: sono venuto alla Roma per vincere e finalmente posso farlo».
Pallotta ha comprato la società per lo stesso motivo e si augura di aprire un ciclo stasera. Ieri a Trigoria ha caricato la squadra prima dellallenamento: «Mi fido di voi». E dopo aver assistito alla seduta da bordo campo e perso una sfida ai calci di rigore con Baldini, ha dato appuntamento a tutti per oggi prima del match: pare si sia preparato un discorso più lungo. In America su queste cose ci sanno fare.