IL TEMPO (A. AUSTINI) - Magari si aspettava un 25 aprile più tranquillo da dedicare solo al golf, ma Zeman è riuscito a trascorrere il giorno di festa con una discreta serenità. La notizia della possibile richiesta di rescissione del contratto, come replica della Roma alla sua recente intervista «non autorizzata», lo ha colto di sorpresa, senza però turbarlo più di tanto.
Il boemo, in fondo, pensa di non aver detto nulla di grave e semmai di aver ribadito concetti già esposti da allenatore nel pieno delle sue funzioni. Non aveva però calcolato tutti i rischi: a Trigoria le sue parole hanno creato un bel po di agitazione, a tal punto da rivolgersi agli avvocati per studiare un possibile licenziamento per giusta causa. Dopo aver letto lintervista, Baldini si è confrontato con Zanzi, Fenucci e il consigliere Baldissoni e insieme hanno deciso di inviare lintervista ai legali di fiducia che ora stanno analizzando le parole del boemo e il suo contratto. In quelle pagine cè la chiave della faccenda: secondo la Roma esiste una clausola che specifica chiaramente il divieto di parlare senza lautorizzazione del club e le relative sanzioni, a detta del boemo non cè nulla di così specifico che potrebbe inchiodarlo a livello legale. La richiesta di una multa è scontata, ma visto come si sono messe le cose Zeman potrebbe opporsi anche a quella.
Una questione di principio e di soldi. Se la Roma dovesse davvero ottenere la rescissione del contratto, risparmierebbe oltre due milioni di euro lordi, quelli che deve al boemo fino a giugno 2014. A meno che unaltra squadra se lo prenda.