Roma, Europa più vicina

29/04/2013 alle 09:32.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il successo sul Siena, 4 a 0 in scioltezza e senza storia, determina il salto in alto della Roma. Quinta e da sola, come all’ottava giornata, il 21 ottobre. Così, dopo più di sei mesi, torna in Europa League, a quattro turni dal traguardo. Ora deve restarci: per il presidente Pallotta è l’obiettivo minimo di

 
IL QUINTO POKER
Altre quattro volte, prima di ieri pomeriggio, la Roma è stata capace di segnare quattro reti: al , unica raffica in trasferta, al Palermo, alla e al Milan. Mai però con uno scarto del genere. Quello sul Siena di Iachini diventa il punteggio più rotondo e coincide con il ritorno al sistema di gioco che Andreazzoli, allenatore a tempo, conosce meglio grazie all’esperienza vissuta in giallorosso da tattico di Spalletti: il , dopo il flop con il , restituisce certezze e gol a un gruppo che si sente più giovane, anche se il riferimento rimane sempre , capace di entrare, da trequartista, in tre azioni della quaterna, iniziando dalla carezza al sedicesimo per Lamela che, di sinistro al volo, realizza il 2 a 0 e la sua quindicesima rete del torneo.
 
IL TRIS DELLA DISCORDIA 
Un minuto e mezzo prima l’argentino aveva offerto a Osvaldo, bravo a chiedere lo scambio in corsa al compagno, la verticalizzazione per l’ 1 a 0: splendido il cucchiaino sull’uscita di Pegolo. Il centravanti mostra le orecchie e riceve i fischi. Prende un palo prima di firmare il 3 a 0, su percussione di che strappa la palla all’incauto Angelo, con una rasoiata di sinistro al quarantunesimo. E’ il giorno dell’italoargentino, a digiuno in casa dal 22 dicembre, poker al Milan: anche quella sera, la Roma chiuse la prima parte avanti di tre reti. Il Siena è fragile nel suo 3-4-2-1, nonostante in fase difensiva conti su cinque uomini. Gioca per salvarsi, ma non entra in partita e, per i successi del Palermo e del , lascia la capitale da penultimo. A metà ripresa Pegolo respinge il di , Osvaldo segna il 4 a 0 sotto la Sud e indica ai tifosi il numero sulle spalle. Altri fischi (più coro di disprezzo), ma gran parte del pubblico festeggia il miglior realizzatore giallorosso con 16 gol (15 in campionato, 1 in coppa). E sono 19 stagionali, con i 3 in Nazionale.
 
IL MIGLIOR ATTACCO
La Roma, 68 gol (media di 2 a gara) ha il primo attacco della serie A e Andreazzoli ottiene la sua sesta vittoria in campionato, la più semplice per lo svolgimento e al tempo stesso la più pesante per la classifica. Non incidono gli assenti, lo squalificato e gli infortunati Stekelenburg, Marquinhos, Dodò e Marquinho, nè la resa dopo mezz’ora di che, per il solito fastidio al piede , lascia il posto a . , il terzo ieri al debutto stagionale, urla ai compagni per chieder loro la giusta attenzione e fa il suo contro Emeghara, unico avversario all’altezza della situazione. corre da esterno offensivo a sinistra e finisce a destra: a dirgli grazie non è solo Osvaldo, ma Balzaretti prima e dopo; Bradley suda e ragiona, anche per gli altri.
 
IL DISTACCO È MINIMO
Vince solo l’Udinese, tra le rivali nella corsa all’Europa League. E’ sesta, a un punto. L’Inter perde e ne ha due di meno. La Lazio pareggia e sta sotto di tre. Ma le formazioni di Guidolin e Petkovic sono in vantaggio per gli scontri diretti. La Roma, quindi, non si può permettere distrazioni nelle ultime quattro giornate. Il derby, ancora senza data e orario, viene dopo. Pure se vale di più e lo sanno tutti.