IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il successo sul Siena, 4 a 0 in scioltezza e senza storia, determina il salto in alto della Roma. Quinta e da sola, come allottava giornata, il 21 ottobre. Così, dopo più di sei mesi, torna in Europa League, a quattro turni dal traguardo. Ora deve restarci: per il presidente Pallotta è lobiettivo minimo di
IL QUINTO POKER
Altre quattro volte, prima di ieri pomeriggio, la Roma è stata capace di segnare quattro reti: al Genoa, unica raffica in trasferta, al Palermo, alla Fiorentina e al Milan. Mai però con uno scarto del genere. Quello sul Siena di Iachini diventa il punteggio più rotondo e coincide con il ritorno al sistema di gioco che Andreazzoli, allenatore a tempo, conosce meglio grazie allesperienza vissuta in giallorosso da tattico di Spalletti: il 4-2-3-1, dopo il flop con il Pescara, restituisce certezze e gol a un gruppo che si sente più giovane, anche se il riferimento rimane sempre Totti, capace di entrare, da trequartista, in tre azioni della quaterna, iniziando dalla carezza al sedicesimo per Lamela che, di sinistro al volo, realizza il 2 a 0 e la sua quindicesima rete del torneo.
IL TRIS DELLA DISCORDIA
Un minuto e mezzo prima largentino aveva offerto a Osvaldo, bravo a chiedere lo scambio in corsa al compagno, la verticalizzazione per l 1 a 0: splendido il cucchiaino sulluscita di Pegolo. Il centravanti mostra le orecchie e riceve i fischi. Prende un palo prima di firmare il 3 a 0, su percussione di Florenzi che strappa la palla allincauto Angelo, con una rasoiata di sinistro al quarantunesimo. E il giorno dellitaloargentino, a digiuno in casa dal 22 dicembre, poker al Milan: anche quella sera, la Roma chiuse la prima parte avanti di tre reti. Il Siena è fragile nel suo 3-4-2-1, nonostante in fase difensiva conti su cinque uomini. Gioca per salvarsi, ma non entra in partita e, per i successi del Palermo e del Genoa, lascia la capitale da penultimo. A metà ripresa Pegolo respinge il destro di Totti, Osvaldo segna il 4 a 0 sotto la Sud e indica ai tifosi il numero sulle spalle. Altri fischi (più coro di disprezzo), ma gran parte del pubblico festeggia il miglior realizzatore giallorosso con 16 gol (15 in campionato, 1 in coppa). E sono 19 stagionali, con i 3 in Nazionale.
IL MIGLIOR ATTACCO
La Roma, 68 gol (media di 2 a gara) ha il primo attacco della serie A e Andreazzoli ottiene la sua sesta vittoria in campionato, la più semplice per lo svolgimento e al tempo stesso la più pesante per la classifica. Non incidono gli assenti, lo squalificato Destro e gli infortunati Stekelenburg, Marquinhos, Dodò e Marquinho, nè la resa dopo mezzora di De Rossi che, per il solito fastidio al piede destro, lascia il posto a Pjanic. Lobont, il terzo portiere ieri al debutto stagionale, urla ai compagni per chieder loro la giusta attenzione e fa il suo contro Emeghara, unico avversario allaltezza della situazione. Florenzi corre da esterno offensivo a sinistra e finisce a destra: a dirgli grazie non è solo Osvaldo, ma Balzaretti prima e Torosidis dopo; Bradley suda e ragiona, anche per gli altri.
IL DISTACCO È MINIMO
Vince solo lUdinese, tra le rivali nella corsa allEuropa League. E sesta, a un punto. LInter perde e ne ha due di meno. La Lazio pareggia e sta sotto di tre. Ma le formazioni di Guidolin e Petkovic sono in vantaggio per gli scontri diretti. La Roma, quindi, non si può permettere distrazioni nelle ultime quattro giornate. Il derby, ancora senza data e orario, viene dopo. Pure se vale di più e lo sanno tutti.