LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Primo derby romano, per James Pallotta, sbarcato ieri mattina nella capitale con un´agenda già carica di appuntamenti da onorare. Su tutti l´incontro con Francesco Totti, subito consumato in un pranzo da Consolini, a Testaccio, insieme al consigliere Baldissoni e all´ad Zanzi.
Il capitano giallorosso si è presentato in compagnia del fido Vito Scala, contento che il primo pensiero del presidente americano sia stato per lui. Un modo per rendere omaggio al giocatore che sta scrivendo la storia della Roma e per cominciare a parlare seriamente di rinnovo contrattuale. «Firmo fino al 2020», scherza il numero dieci, visibilmente soddisfatto per l´incontro. «È Totti che ha detto a me che posso rimanere per altri due anni», la replica divertita di Pallotta, che ha quindi implicitamente fatto capire come si stia discutendo sulla base di un biennale. Ma il pensiero della città romanista è tutto rivolto al derby salva stagione di domani sera, evento al quale il presidente a stelle e strisce assisterà per la prima volta dal vivo. «Io sono il Boss, nel bene e nel male - alza la voce Pallotta a Teleradiostereo - il mio obiettivo è poter dire di stare in Champions per i prossimi venti anni e dobbiamo lavorare e costruire il sistema per stare sempre lì. Essere i primi il prossimo anno e poi sesti l´anno dopo, non sarebbe il modo migliore per fare una grande squadra». Propositi a lunga gittata, a cui però dare un seguito con i risultati sul campo. «Se ho già stanziato una cifra per il mercato? Non conta quanto, l´importante è spendere in maniera intelligente». Oggi Pallotta sarà a Trigoria per incontrare la squadra, mentre la società ha ieri aperto i cancelli del centro sportivo ai circa trecento tifosi presenti, per farli assistere all´allenamento (cosa che non verrà replicata oggi).
Screzio tra Osvaldo e una tifosa che, piccata perché il giocatore non si è fermato a firmare autografi, ha dato una manata sulla macchina dell´attaccante, infuriato per l´episodio e sempre più con la testa lontana dalla capitale. Sul campo Andreazzoli continua a provare il 3-5-2, con De Rossi, Pjanic e uno tra Bradley e Perrotta. La sensazione è che stia però facendo molta pre-tattica e che potrebbe spostare un passo in avanti Pjanic come trequartista, alle spalle di Totti e Lamela (Destro partirebbe dalla panchina).