Osvaldo: «Mi manca il gol»

23/03/2013 alle 10:48.

IL ROMANISTA (P.A. COLETTI) - Italia-Brasile, la numero 10 sulle spalle, le telecamere di mezzo mondo puntate su Ginevra. Gli ingredienti per una rinascita c’erano tutti. E invece la medicina azzurra, al contrario del compagno di squadra e di Nazionale De Rossi, non è servita a Osvaldo per ritrovare se stesso e il gol.



«Quello che mi fa arrabbiare è che si dica che io sia un menefreghista e allo stesso tempo un tipo nervoso - le parole di Osvaldo rilasciate a SportWeek -. Ditemelo voi: mi sta a cuore o no quello che faccio? Io dico di si. Certo, non è facile questo mio momento perché gli errori sono stati tanti. Sono un attaccante e vivo di gol e se manca quello sembra manchi tutto». La via della rete l’italo-argentino l’ha smarrita dal 27 gennaio scorso quando al Dall’Ara segnò nel 3-3 col .



Un blocco inaspettato per uno che con Zeman era riuscito a segnare 11 gol in 16 partite di campionato e in Nazionale tra settembre e ottobre aveva segnato 4 gol in altrettante partite. «Quando leggo sui giornali che la mia non sarebbe un’annata positiva e contemporaneamente sarebbero interessate a me squadre come Chelsea, Tottenham e , non mi tornano bene i conti. Se qualcuno pensa a me, immagino sia perché qualcosa di buono l’avrò pur fatto, no? Quando si parla del sottoscritto non è difficile ascoltare cose contraddittorie».



Contradditori, però, sono anche i numeri della sua stagione. Se dal lato realizzativo nulla può essere imputato al centravanti, sono i troppi cartellini che preoccupano: 3 gialli, 2 rossi e una doppia ammonizione equamente distribuiti in campionato, coppa Italia e Nazionale. Ed è lo stesso Osvaldo ad accorgersene: «Forse in qualche occasione ho tenuto un atteggiamento sbagliato, che non mi ha aiutato. E a livello di numeri non nascondo che mi aspettavo di fare qualcosa di più, ma sono comunque contento di quel che ho combinato».



Da quel -Roma di cose ne sono successe tante. La clamorosa sconfitta in casa contro il Cagliari costata la panchina a Zeman. L’arrivo di Andreazzoli e subito la trasferta di Genova. Proprio lì, contro la Sampdoria, qualcosa s’è inceppato nella testa e nelle gambe dell’italo-argentino. L’episodio del rigore soffiato a e poi sbagliato ha lasciato il segno. Nella grande vittoria sulla
tutto sembrava rientrato con Osvaldo protagonista di una partita fatta di grinta, dedizione alla causa e un’esultanza smisurata al gol di . Da lì in poi però l’attaccante sembra essersi perso: sostituito nel secondo tempo contro Atalanta e
, partito dalla panchina a Udine e rimasto a guardare nell’ultima vittoria contro il Parma all’Olimpico. Andreazzoli sperava di poter ritrovare a Trigoria un Osvaldo rinfrancato dall’amichevole di lusso giocata con la maglia azzurra. Non è stato così, però l’allenatore continua a puntare sull’italo-argentino anche se la concorrenza in attacco, con il rientro di
ormai alle porte, è sempre più agguerrita.