Italia, che rimonta

22/03/2013 alle 08:39.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - L’Italia c’è e spaventa il Brasile pentacampione. Prandelli, nell’amichevole di Ginevra, ha la conferma che la sua nazionale è competitiva. Crea più della Seleçao che segna due volte come una volta facevano gli azzurri, in contropiede, paradosso di questo test. Ma le idee del cittì, sintetizzate in un

 
IL CINISMO DELLA SELEÇAO Grande emozione allo stadio di Ginevra durante il minuto di silenzio per Pietro Mennea. Subito dopo parte lo show. Il film del primo tempo ha la regia di Scolari, ct concreto e scaltro. Il Brasile, diciottesiomo nel ranking Fifa e quindi nazionale in allestimento, fa due azioni e si ritrova avanti 2 a 0. L’Italia costruisce il triplo degli avversari, ma Julio Cesar, in gran serata, azzera ogni forzo degli azzurri. Neymar, a fine tempo, scambia la maglia con Balotelli. Sono i protagonisti annunciati e non tradiscono le attese. Il primo è decisivo nelle giocate che portano alle reti di Fred e Oscar. Gioca qualche metro dietro al centravanti e usa il contropiede come arma principale. Sulla prima rete è lui che libera Hulk a sinistra e da lì partirà il cross di Felipe Luiz per Fred che, favorito dal colpo di testa all’indietro di Bonucci, al volo castiga Buffon al minuto trentatre; sulla seconda, volando dalla sua metà campo verso l’area azzurra, infila i corridoio per il tocco d’esterno di Oscar al quarantaduesimo. SuperMario conclude di sinistro al volo e di di piatto sullo zero a zero, Julio Cesar e Fernando deviano ripettivamente in angolo. E, alla ricerca del pari, ci prova di forza da fuori, con l’ex interista ancora da applausi. 
 
LO SPIRITO AZZURRO  L’Italia gioca senza paura. E costruisce anche di più della Seleçao. Il 4-3-1-2 perde nel pomeriggio Marchisio, rimasto in albergo per un attacco influenzale. Al suo posto Montolivo che non garantisce la stessa dose di agonismo. Il trequartsita è Giaccherini che si accende all’inzio e si spegne presto. Osvaldo sbuffa e lotta, davanti però si vede soprattutto Balotelli. Debutta De Sciglio a sinistra. Ha talento il diciannovenne milanista, anche se il Brasile va a segnare le reti di Fred e Oscar nella sua zona. Il coraggio c’è, ma non basta per spaventare avversari che con un’accelerazione cambiano la storia di qualsiasi partita. A metà tempo Scolari, dopo aver lasciato in panchina Thiago Silva, decide l’inversione degli esterni: Hulk va a sinistra e Oscar finisce a destra. La mossa paga e di lì a poco arrivano le due reti.
 
OK LA MODIFICA TATTICA Prandelli inizia la ripresa con due ali, Cerci ed El Shaarawy, ai fianco di Balotelli. Fuori Pirlo, con che si accentra da regista, e Osvaldo, abbastanza disordinato e poco presente in fase conclusiva. E’ il su cui sta lavorando il ct. Il Faraone si trova alla grande con SuperMario che di tacco lo manda in porta. Bene ancora Julio Cesar. Anche a destra l’Italia è competitiva. maggio spinge il debuttante Cerci, Montolivo avanza e soprattutto , nel ruolo in cui non piaceva a Zeman, si esalta.
 
IL PARI IN 3 MINUTI È proprio il romanista a riportare in partita gli azzurri. Sbuca nell’area del Brasile sul corner di El Shaarawy e tocca verso il palo più lontano: gol di rapina, da attaccante, al nono. gonfia il petto e trascina i compagni. davanti a lui scompare Hernanes, nell’anticipo del derby del prossimo 8 aprile: il laziale più tardi rischierà l’espulsione, quando l’arbitro Studer sta per dargli il secondo giallo per una brutta entraqata su Balotelli. Oscar perde un pallone quasi a metà campo, Balotelli ha sul la palla del pari. Si prepara il tiro da fuori, si piega e piazza il , con un bel po’ di giro, sotto la traversa, accorgendosi che Julio Cesar è qualche passo avanti. In meno di centottanta secondi la rimonta è completata: 2 a 2 al dodicesimo. Il pubblico di Ginevra si diverte e gli applausi sono quasi tutti per l’Italia e per Balotelli che ha altre due occasioni. Sempre sul , in area. In un caso la conclusione è larga, l’altra, su imbucata di Cerci, è addosso a Julio Cesar. Si rivede Kakà. Solo, però, al momento in cui Scolari lo fa entrare per Oscar: l’ex milanista gioca mezz’ora senza lasciare il segno. Cosa che accade invece a Buffon: il in uscita appoggia lo scarpino sulla coscia sinistra di , costretto ad abbandonare il campo con una ferita sulla gamba. Entra Diamanti che conclude altissimo. Brasile-Italia continuerà a Rio, il 22 giugno al Maracanà, terza gara della Confederations cup.