GASPORT (A. PUGLIESE) - Alla fine sono arrivate anche le parole di Francesco Totti, che prova a dare la scossa in vista della Juventus, affondando però il colpo partendo dall'ultima sconfitta, quella in casa della Sampdoria, dove Osvaldo gli ha «scippato» il rigore che ha indirizzato la gara.
Spifferi - Già, anche se a Francesco alcune cose non sono andate giù. A cominciare dal pensiero di qualche dirigente giallorosso. «Il capitano nei momenti di difficoltà si deve far sentire. Questo ruolo cerco di farlo con responsabilità, appartenenza, passione e trasparenza: chi ha voluto far trapelare all'esterno del gruppo colpe individuali non fa il bene di nessuno. Facciamo tutti parte della Roma, vogliamo dare il massimo per questa maglia e lo dimostreremo insieme». Poi Totti torna sulle ricostruzioni: «Non tollero che qualcuno millanti cose non vere: non ci sono stati incontri individuali tra me e la società o l'allenatore sull'episodio del rigore, che è stato discusso solo all'interno della riunione collegiale». Lì, appunto, Andreazzoli ha rimproverato Totti di non essersi imposto e di non aver calciato lui quel rigore.
Altro assist - Ieri a Trigoria, del resto, la storia del penalty di Marassi non si era esaurita. Per la gente, soprattutto, con una ventina di tifosi che si sono presentati fuori dal centro sportivo intonando cori contro la dirigenza (esposti anche alcuni striscioni: «Via i laziali da Trigoria», «Sabatini vattene», «Fuori le palle» e «Onorate la maglia») e, appunto, contro Osvaldo (che era stato già pesantemente contestato nei giorni scorsi).
Ecco perché ieri Francesco (uno striscione anche per lui, «Totti non si tocca») ha voluto tendere una mano prima di tutto all'amico Dani, poi al giocatore. «Io e i miei compagni formiamo un gruppo unito e Daniel è uno di noi: questo non va dimenticato e spero che torni presto a esultare con gioia dopo un gol. Ce lo dobbiamo augurare tutti, per festeggiare insieme le vittorie. Ci si dimentica spesso che tutti siamo la Roma e che dobbiamo cercare insieme di proteggerla per quello che rappresenta... Per me, è semplicemente la vita. Ora più che mai giù le mani dalla mia Roma».
Osvaldo, comunque, è a forte rischio per il riacutizzarsi del dolore al ginocchio destro. Come per domani sera è a rischio Florenzi, che ieri ha lasciato l'allenamento per un attacco febbrile. Out sicuro, invece, Dodò. Ma considerando il suo rendimento, non se ne accorgerà (quasi) nessuno.