A Mancini fa gola Lamela. La Roma ha la tentazione

14/02/2013 alle 08:46.

GASPORT (M. CECCHINI) - Una risata vi seppellirà, si diceva nelle piazze in tempi di politica corazzata. E così l'inizio della fine per Luis Enrique, un anno fa, cominciò quando Fiorello decise di farne una esilarante imitazione incentrata sul rapporto con Totti. Ieri è toccato a Walter Sabatini entrare nelle mire del talento

 
Lamela & Eppure il fiuto di soldi in cassa potrebbe portarne. Ad esempio, da Genova filtra un fatto: domenica l'apparizione di Roberto Mancini sulla tribuna di Marassi durante il match dei giallorossi contro la Sampdoria non era del tutto disinteressata. Anzi. L'allenatore del Manchester , infatti, ha voluto vedere all'opera Marquinhos, ma soprattutto Erik Lamela. In squadra, nella prossima stagione, gli sceicchi opereranno una rivoluzione, ma lo zoccolo duro di argentini come Tevez e Zabaleta (un leader) rimarranno proprio per le caratteristiche mentali che assicurano. In questa colonia, perciò, secondo gli inglesi Lamela ci starebbe benissimo, visto che adesso — in condominio con Osvaldo — è diventato anche il capocannoniere della squadra giallorossa. Certo, la cessione non avverrà a prezzi di saldo, visto che il giovane due anni fa è stato pagato ben 20 milioni e di sicuro la Roma vorrà farci una plusvalenza importante, da reinvestire sul mercato. 
 
Osvaldo & Tottenham Perché una cosa è certa, anche i giallorossi in avanti faranno un repulisti e il primo indiziato a partire (Lamela a parte) è Osvaldo, ormai sempre più separato in casa con la tifoseria dopo il rigore scippato a e sbagliato. L'italoargentino ha richieste nella gradita Premier League, e il Tottenham — club con un filo diretto col Baldini — potrebbe chiederlo. Anche per lui una partenza non avverrà a cifre basse, proprio perché gli undici gol finora realizzati (e la presenza stabile nel giro della Nazionale di Prandelli) testimoniano il suo valore. Certo, il carattere è quello che è, ma la stima che l'attaccante dal punto di vista tecnico ha lasciato in tutti i posti dove è stato fa pensare che, anche lontano da Roma, sentiremo parlare ancora di lui. 
 
Ecco Alla luce dei cambiamenti in essere, la squadra del futuro, perciò, avrà la faccia di Mattia , che ieri ha parlato dalle pagine di Calcio 2000. «Non sono pentito di essere arrivato qui — ha spiegato —. Mi piace che la dirigenza stia puntando sui giovani e ce ne sono di super come e , che diventerà presto uno dei più giocatori forti d'Europa. ? Non si discute. Per come sta fisicamente è pronto a fare ancora altri due-tre anni a grandi livelli. Il mio obiettivo? Ovvio, andare al Mondiale del prossimo anno in Brasile. È il sogno da bambino di chiunque voglia fare il calciatore, perciò credo di non essere poi troppo originale». Il paradosso, in fondo, è che questa generazione di talenti fra un anno potrebbe davvero rincontrarsi al Mondiale in Brasile magari in una fantasmagorica Italia-Argentina. Ma questa è tutta un'altra storia. Adesso occorre provare a blindare i talenti giallorossi dall'assalto della Premier League. A meno che, con i soldi incassati, non entri di nuovo in miniera a cercare nuove gemme.