LEGGO (F. BALZANI) - «La semifinale di coppa Italia contro lInter vale come una finale di Champions». Basterebbe questa frase, ingenua, di Marquinhos per illustrare il fallimento della Roma 2.0. Ormai su radio e social network il progetto della nuova società viene definito «processo di romettizzazione». Il pareggio con lInter
Linvoluzione di gioco è palese così come lo era stata a inizio 2012, linadeguatezza delle dichiarazioni dei dirigenti pure: dal «meraviglioso errore» di Baldini al termine della scorsa stagione si è passati al «non siamo delusi dei risultati» di Fenucci di qualche giorno fa. Parole che irritano più del 7˚ posto (occupato anche grazie alla vittoria a tavolino di Cagliari). Lo stallo rispetto alla gestione Luis Enrique (che a oggi aveva solo un punto in meno), nonostante la sontuosa campagna acquisti, dimostra la mancanza di crescita.
Le colpe? Di tutti, a partire dalla dirigenza: la scelta di Zeman, la gestione del caso De Rossi, lacquisto di Destro con in rosa 5 attaccanti (e zero terzini) evidenziano voglia di stupire e poco realismo. A Trigoria, dove ieri si è svolto lennesimo inutile confronto, si pensa al futuro (contattato Allegri), ma in America (e in UniCredit) però si comincia a mettere in discussione loperato di Baldini «sconfitto» anche in Lega dopo lelezione di Beretta, uomo UniCredit bocciato dal dg giallorosso alleato di Juve e Inter. Larrivo di Zanzi e le voci su un ritorno di Montali evidenziano linsoddisfazione della proprietà. Un ulteriore anno fuori dallEuropa (sarebbe il terzo, non accade dal 79) con il nuovo stadio ancora da mettere su carta, equivarrebbe a un disastro economico e dimmagine.