Rometta, colpa di tutti

22/01/2013 alle 10:06.

LEGGO (F. BALZANI) - «La semifinale di coppa Italia contro l’Inter vale come una finale di Champions». Basterebbe questa frase, ingenua, di Marquinhos per illustrare il fallimento della Roma 2.0. Ormai su radio e social network il progetto della nuova società viene definito «processo di romettizzazione». Il pareggio con l’Inter

L’involuzione di gioco è palese così come lo era stata a inizio 2012, l’inadeguatezza delle dichiarazioni dei dirigenti pure: dal «meraviglioso errore» di Baldini al termine della scorsa stagione si è passati al «non siamo delusi dei risultati» di di qualche giorno fa. Parole che irritano più del 7˚ posto (occupato anche grazie alla vittoria a tavolino di Cagliari). Lo stallo rispetto alla gestione Luis Enrique (che a oggi aveva solo un punto in meno), nonostante la sontuosa campagna acquisti, dimostra la mancanza di crescita.

Le colpe? Di tutti, a partire dalla dirigenza: la scelta di Zeman, la gestione del caso , l’acquisto di con in rosa 5 attaccanti (e zero terzini) evidenziano voglia di stupire e poco realismo. A Trigoria, dove ieri si è svolto l’ennesimo inutile confronto, si pensa al futuro (contattato Allegri), ma in America (e in UniCredit) però si comincia a mettere in discussione l’operato di Baldini «sconfitto» anche in Lega dopo l’elezione di Beretta, uomo UniCredit bocciato dal giallorosso alleato di e Inter. L’arrivo di Zanzi e le voci su un ritorno di Montali evidenziano l’insoddisfazione della proprietà. Un ulteriore anno fuori dall’Europa (sarebbe il terzo, non accade dal ‘79) con il nuovo stadio ancora da mettere su carta, equivarrebbe a un disastro economico e d’immagine.