Roma, vittoria con rimpianto

24/01/2013 alle 08:38.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La seconda vittoria del nuovo anno è meritata ma anche striminzita. La Roma di questi tempi non può chiedere di più a se stessa. L’emergenza incide sulle scelte di Zeman e il momento negativo di alcuni campioni sul rendimento della squadra, a cominciare da Lamela, irriconoscibile nelle prime

 
LE MOSSE Nella prima semifinale Zeman cambia più di Stramaccioni. Ma non può comportarsi diversamente. sta male, Osvaldo, , Taddei e Dodò sono squalificati. Quattro le novità rispetto alla gara di domenica scorsa in campionato: Stekelenburg e Burdisso, loro due per il di coppa, Tachtsidis e . Il collega, ancora senza Cassano e Milito, si ferma a tre: Obi, Benassi e Cambiasso. Il sistema di gioco dei nerazzurri è il 3-5-1-1: davanti c’è Palacio, alle sue spalle Guarin pronto a buttarsi negli spazi. Bradley e permettono a Tachtsidis di prendersi poche responsabilità: il greco, nuovamente fischiato, si sistema davanti alla difesa e tocca solo palloni semplici. Cambiasso lo infastidisce con il pressing, i difensori giallorossi lo aiutano scegliendo le corsie per non complicargli la vita.
 
LA SVOLTA Davanti è una furia, Ranocchia e Chivu vanno subito in tilt. , a sinistra e accentrandosi,
è più attivo di Lamela che non vive un bel periodo. Dal suo lato è Piris a fare la differenza. Sarà la presenza del nuovo terzino , appena arrivato e spettatore all’Olimpico, a fargli trovare in una notte la precisione fin qui mai vista. Da destra pennella per il colpo di testa di , 1 a 0 al tredicesimo saltando altissimo, e per quello di , 2 a 0 al minuto trentatré con girata sul primo palo. Tra i due gol, chance anche per che lascia il colpo di grazia a , con Ranocchia che salva davanti alla porta, e per Lamela che alza sopra la traversa dopo il lancio di Bradley. La Roma, insomma, crea più dell’Inter. Magari è un po’ lunga, ma riesce a limitare le ripartenze degli avversari. , terzo gol in Coppa Italia e ottavo stagionale (compreso quello in nazionale), si scatena dopo la sua prima rete alla sua ex squadra. Con un tiro-cross sta per beffare ancora Handanovic: al sfugge la palla che però rimbalza sul palo.
 
IL BLACK OUT Nel finale del primo tempo i giallorossi rallentano e, come sempre accade quando abbassano il ritmo, rischiano. Balzaretti perde palla e Guarin entra in area: potente che Stekelenburg respinge. L’olandese dorme però sull’incursione di Palacio, pescato in area da Cambiasso. La linea arretrata della Roma, sulla punizione del centrocampista, si aspetta l’uscita del che però è lento: l’argentino, come domenica sera, fa gol sotto la Sud per il 2 a 1 al quarantatreesimo. Stramaccioni lascia negli spogliatoi Obi e inizia la ripresa con Nagatomo. Zeman fa invece la prima sostituzione al quarto d’ora: Marquinhos si fa male per contrastare Guarin, al tiro per i possibile pari. Tocca a . Senza il ragazzino aumentano i pericoli. Piris vuole regalare un assist pure agli avversari: Cambiasso calcia male e Stekelenburg blocca. Altri brividi quando ha spazio Alvarez. Ci pensa Perrotta, dentro per . lascia a Marquinho: il capitano pensa al più che al ritorno. Per quello c’è tempo.