Baldini contro Beretta per Fiorentina-Roma: è una coppa di tensioni

10/01/2013 alle 09:00.

GASPORT (M. CECCHINI) - Un'increspatura, poi un'onda, quindi il rumore di una tempesta. Questa è la sensazione che l'inversione di campo decisa da regolamento dalla Lega Calcio per Roma-Fiorentina — quarto di finale di Coppa Italia — ha prodotto nell'universo giallorosso, che in qualche modo ha armato il

 
Scuse & Pugni Inutile dire che a Trigoria l'abbiano presa male, e le scuse di De Paoli non sono bastate per chiudere il caso. A quel punto infatti — informata la (con cui non c'è nessuna polemica) — il d.g. Baldini ha scritto un comunicato garbato nella forma e duro nella sostanza, che la Corte di Giustizia Federale, chiamata oggi a decidere sull'istanza di chiarimento avanzata dai giallorossi, allegherà agli atti. Vi si legge tra l'altro: «Non contestiamo il regolamento, né le competenze della Lega, né le esigenze tv, bensì riteniamo di avere fondati dubbi su come gli stessi regolamenti siano stati interpretati. L'inversione del campo di gara costituirebbe un'eccezione... prevista in caso di concomitanza di gare, e due gare che si giocano a 8 giorni di distanza non sono concomitanti. A chi sostiene che la Roma paga l'assenza di un presidente... rispondo che se le ragioni fossero sempre di chi sbatte più forte i pugni sul tavolo ed alza la voce continueremo ad alimentare lo stesso modus vivendi che tutti, a parole, seguitiamo invece a stigmatizzare. Abbiamo preferito rivolgerci alla Corte altrimenti resterebbe il problema di non potersi rivolgere a nessuno, lasciando alla Lega un arbitrio difficilmente accettabile qualora si compiano errori di applicazione dei regolamenti». 
 
Beretta & Mencucci Detto che la Cgf molto probabilmente si dichiarerà incompetente in materia lasciando così in piedi la decisione della Lega, la risposta di Beretta non si è fatta attendere. «Abbiamo applicato alla lettera il regolamento. Anche in passato si sono verificati casi simili e non ci sono stati problemi». Il precedente è del 2011. I primi match delle semifinali dovevano essere Inter-Roma e Milan-Palermo perché entrambe le milanesi avevano un numero di tabellone peggiore delle avversarie, ma invertì l'Inter perche aveva una classifica migliore dei rossoneri, col vantaggio quindi di giocare in casa la trasferta. Risultato? Passaggio del turno con successo nerazzurro 0-1 all'Olimpico e 1-1 al ritorno. E la che cosa dice? L'a.d. Mencucci ha replicato così: «Non si tratta di interpretare, bensì di rispettare un regolamento approvato da tutti». Insomma, è l'antico confronto tra perfetta legalità e giustizia effettiva. Un tema su cui, ad esempio, si è discusso in merito ai 3 punti assegnati alla Roma per la mancata disputa del match di Cagliari: tutto secondo norma, ma c'è chi dice come sarebbe stato più giusto penalizzare chi ha compiuto il «reato» senza avvantaggiare una squadra a discapito delle altre. L'interesse, però, è sempre più forte della filosofia e così a Roma torna ad aleggiare lo spettro del complotto. E davvero non vorremmo essere nei panni dell'arbitro che fischierà a Firenze.