Gioie e dolori

12/12/2012 alle 10:28.

IL TEMPO (E. MENGHI) - Mattia Destro ha ripreso il ritmo del gol, ma al 17′ del secondo tempo è stato costretto a lasciare il campo, per metà zoppicando e per l’altra metà a bordo della macchinina elettrica. La prima diagnosi parla di un trauma contusivo alla coscia destra. Insomma, avrebbe subìto la classica «vecchietta» da Raimondi.

Ma per sicurezza a Trigoria faranno un’ecografia e tra oggi e domani si saprà qualcosa di più. Se nella notte dovesse aumentare l’ematoma e gonfiarsi la coscia, c’è il rischio che salti la trasferta di Verona. Il rientro di Lamela, già in panchina con la , rassicura Zeman, che però potrebbe perdere Osvaldo se la società decidesse di punire il giocatore per la gomitata rifilata a Matheu. Difficile immaginare una Roma senza punta centrale, ma i gol non sembrano un problema ora che anche ha preso questa abitudine. L’assist a è la chicca in più: «Io come Iniesta? Non mi paragonate a lui – mette le mani avanti il bosniaco –, sono passaggi pericolosi che ho studiato da lui. Nel secondo tempo ne ho provato un altro per Nico Lopez». Quello è riuscito meno bene, ma è anche merito suo se la Roma sta attraversando un periodo positivo: «Con cinque vittorie è normale stare bene di testa. Siamo sulla strada giusta. Dobbiamo continuare, sono fiducioso per il futuro».
 
A proposito di futuro, ieri sera Romagnoli ha esordito in serie A ed è ancora minorenne: «All’inizio ero molto emozionato. Per fortuna c’era Burdisso ad aiutarmi, ero molto sereno. Aspettavo questo momento, sono stato bravo a farmi trovare pronto».