LEGGO (F BALZANI) - «De Rossi per parlare con la dirigenza si è dovuto prendere una giornata di ferie tanta era la gente che ha dovuto incontrare». Una battuta, una delle tante che si ascoltano nelle radio romane, illustra alla perfezione la frammentarietà dellattuale società giallorossa. Roma orfana delluomo che «comanda», che fa
Discorso simile per Walter Sabatini che fa il ds e che quindi dovrebbe occuparsi solo di calcio mercato. Lavoro che in questi 15 mesi ha svolto tra più bassi che alti: 29 gli acquisti, quasi 100 i milioni spesi per una Roma che galleggia tra 6˚ e 7˚ posto. Poi cè lambiguo ruolo di amministratore delegato passato in pochi mesi dalle mani di Claudio Fenucci a quelle di Mark Pannes, il giovane manager che Pallotta ha voluto fortemente e al quale si deve la parnership con la Disney. Le sue continue assenze e i molteplici impegni porteranno però a un ulteriore cambio di poltrona a Natale con lingresso di una nuovo, misterioso personaggio.
Ancora più avvolta nel mistero è la figura di Mauro Baldissoni, avvocato romano e romanista che ha assistito la cordata Usa nellacquisto del club guadagnandosi un posto nel Cda ed entrando nelle grazie di Pallotta che lo considera il suo portavoce, quasi un presidente ombra. È lui in questi giorni ad accogliere i malumori di De Rossi e compagni, è lui che i giocatori considerano più vicino al loro linguaggio.
Altro avvocato (di New York) e altra nomina (vicepresidente): Joe Tacopina, salito alle cronache in passato per aver difeso Amanda Knox ma anche per aver fallito nel 2007, per conto di George Soros, lacquisto del club giallorosso. Le ultime parole le ha rilasciate in occasione della tournèe estiva. Infine cè Paolo Fiorentino, vice direttore di UniCredit che continua a detenere il 40% del pacchetto di maggioranza di una Roma in profondo rosso economico. Insomma tanti capitani e nessun ammiraglio per una nave in balia della tempesta.