IL ROMANISTA (V. META) - Finalmente la sua Roma. Dopo venti minuti da incubo, la rimonta che vale alla Roma una vittoria a Marassi contro il Genoa che mancava da cinque anni restituisce a Zdenek Zeman limmagine di una squadra che finalmente ha cominciato a fare quello che il tecnico ha chiesto: «La cosa che mi è piaciuta di più è il fatto che la squadra abbia disputato una grande prestazione - ha detto a Sky -, anche perché dopo essere andati sotto di due gol in pochi minuti non era facile. Invece abbiamo creduto che avremmo potuto comunque fare risultato e labbiamo ottenuto. Se ci impegniamo tutti per novanta minuti, i risultati arrivano».
Al Ferraris si è vista forse la migliore prestazione stagionale di Osvaldo e De Rossi, rientrati alla grande dalla felice parentesi azzurra: che le parole del tecnico dopo la partita con lAtalanta abbiano avuto leffetto di spronare i due? «Ma per me De Rossi e Osvaldo sono quelli di stasera - dice Zeman -. Purtroppo prima non li ho avuti così, ma sono contento che abbiano reagito e che abbiano fatto bene. Se escluderò a turno tutti i giocatori per pungolarli? Dipenderà solo dal loro comportamento...». Eppure in alcuni momenti De Rossi e Tachtsidis sono sembrati quasi pestarsi i piedi a vicenda. Zeman: «Per me Daniele ha fatto una grande partita, è normale che poi lui non è uno che si inserisce da metà campo per la fase offensiva, è più un giocatore da rottura e da incursione da dietro».
Benissimo Francesco Totti, che spesso si accentrava per cercare la conclusione o una posizione più favorevole: «È sempre lo stesso discorso. Totti non può giocare fisso sullesterno, dece trovare lo spazio fra le linee e da giocatore intelligente quale è cerca sempre la posizione in cui è più utile alla squadra». I tre punti con il Genoa regalano una classifica promettente, che vede la Roma a cinque punti dal secondo posto: «Continuate a chiedermi dove possa arrivare questa squadra e io continuo a dire che la Roma è competitiva, poi però è normale che i giocatori devono dimostrare la qualità sul campo e finora ci sono riusciti solo in parte. Per me la squadra può giocare con tutti, però deve giocare: a Torino non labbiamo fatto e infatti abbiamo perso e anche male».
Altro argomento caldo, labbondanza di centravanti: «Far giocare Destro, Osvaldo e Totti tutti insieme sarà difficile, però anche la Juve ha tanti attaccanti e se uno sta fuori non è mica una tragedia. Limportante è che diano il massimo quando vanno in campo».
Chiusura sui giovani: «Marquinhos potrà diventare un giocatore importante per il futuro della Roma, ha qualità, velocità e colpo di testa. Certo ha solo diciotto anni e non bisogna avere fretta, ma spero continui così. E poi non ci dimentichiamo Romagnoli, che è ancora più giovane, ma anche lui molto bravo».