TUTTOSPORT (F. RIVA) - Una premessa, innanzitutto: Fabio Quagliarella non è in vendita. Anzi, dall'eroe di Stamford Bridge (da colui, cioè, che ha agguantato un pari che vale quasi quanto una vittoria contro il Chelsea campione dEuropa in carica), Antonio Conte e il suo staff si aspettano ancora un preziosissimo contributo, sia in campionato sia in Champions League. E così pure lamministratore delegato Giuseppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici . Però c'è un però. Figlio, evidentemente, di possibili sviluppi e dinamiche di mercato: Quagliarella, infatti, potrebbe diventare una chiave per portare a Torino lattaccante giallorosso Pablo Osvaldo
FRIZIONI Sul fatto che i rapporti tra Osvaldo ed il tecnico della Roma, Zdenek Zeman , siano tuttaltro che idilliaci non vi sono dubbi. Esclusioni e frecciate sono infatti ormai allordine del giorno e lasciano presagire tutto fuorché una immediata riappacificazione tra i due. Allesclusione dellattaccante nella sfida contro lAtalanta, ha fatto seguito una spiegazione alquanto pesante, fatta urbi et orbi dal boemo: «Deve pensare più alla squadra che ai fatti suoi». Con annessa risposta a tono (piccato, il tono...) dellazzurro, dopo il gol segnato in Nazionale contro lArmenia: «Dedicato anche a Zeman? No, solo alle persone che mi vogliono bene. Le sue parole mi hanno fatto male». E il bello, a quanto pare, deve ancora venire. Verosimilmente fomentato da questioni tattiche - come lesigenza di decentrare uno tra Destro e, appunto, lo stesso Osvaldo - che si riproporranno in maniera costante.
INTERVENTO Non vi sono dubbi, peraltro, neppure sul fatto che la Juventus sia decisa, potendo già a gennaio, ad intervenire sulla composizione del reparto offensivo. Oggettivamente, fino ad ora, un po al di sotto delle aspettative da un punto di vista meramente realizzativo: sono appena 8 i gol segnati dagli attaccanti in campionato (3 centri per Sebastian Giovinco , due per Quagliarella e Mirko Vucinic , uno per Allessandro Matri , nessuno per Nicklas Bendtner ). Un giocatore come Osvaldo - già seguito la scorsa estate -, di conseguenza, farebbe assai comodo. Infatti è oggetto di attento monitoraggio anche ora: sia per ciò che riguarda le prestazioni in campo, sia per ciò che concerne le vicissitudini tecniche. Ebbene, allo stato attuale delle cose le relazioni risultano positive sotto tutti i punti di vista: il rendimento e le caratteristiche del giocatore (che ha fiuto del gol e propensione a partecipare al gioco di squadra, esattamente come chiede Conte) invogliano; le liti con Zeman invitano allottimismo circa le possibilità di portare a buon fine loperazione.
INCASTRO Lunica controindicazione, semmai, potrebbe essere il prezzo. Liti o non liti, difficilmente la Roma sarebbe disposta a scendere sotto i 15 milioni di euro. Ed è a questo proposito che subentra il nome di Quagliarella, utile ad imbastire uno scambio che - appunto - potrebbe tornare favorevole a tutti. Se pure non si può parlare di attriti con Conte, è anche vero che lex attaccante del Napoli - come qualunque calciatore che si rispetti - comincia a patire il fatto di essere utilizzato a spizzichi e bocconi (prova ne siano le dichiarazioni rilasciate a Londra, dopo il gol: «Soddisfazione dopo un periodaccio, linfortunio e ciò che ne è seguito...») e il fatto di aver anche perso la Nazionale, per questo. In virtù di tali considerazioni, dunque, lipotesi di rimettersi in gioco a Roma potrebbe assumere un senso. Una Roma, peraltro, per la quale Quagliarella sembra fatto apposta: perfetto da inserire in un tridente offensivo dal quale Zeman non vuol derogare e in cui né Destro, né Osvaldo sono ben disposti a inserirsi, se non come prima punta... Insomma, si tratterebbe di un incastro perfetto. Per tutti.