CORSPORT (R. MAIDA) - Se avete accolto con stupore certe scene di commosso tripudio per lacquisto di un Iphone dopo ore e ore di fila, non avete visto niente. Ieri pomeriggio alla stazione Termini una fan giapponese ha letteralmente perso il controllo quando ha visto con i suoi occhi il calciatore dei sogni: «Totti, Totti, Totti!» .
LATMOSFERA - E stata unaltra risposta a chi sostiene che Totti sia famoso soltanto allinterno del grande raccordo anulare. Ed è stato un episodio che ha allietato il viaggio della Roma: tre ore di percorrenza fino a Parma, per celebrare il recente patto firmato con Trenitalia. A parte Destro, serissimo e nascosto dal cappuccio della tuta, e lo sbadato Pjanic, che aveva dimenticato un oggetto sul pullman ed è stato costretto a una corsa per riprenderlo appena prima del fischio del capostazione, nel gruppo cera unaria rilassata. Stekelenburg scherzava con la pelata del preparatore Chinnici, Burdisso sorrideva con Goicoechea, De Rossi ascoltava musica, Osvaldo leggeva un libro. Mancavano invece i massimi dirigenti: Baldini, Sabatini e Fenucci hanno preferito non partire con la squadra.
FERMATA PERSONALE - E stato un viaggio segreto. La Frecciarossa delle 16.15 era diretta a Milano e, carte alla mano, non si sarebbe dovuta fermare a Parma. Ma grazie a un accordo tra Trigoria e Trenitalia, è stato consentito alla Roma uno stop eccezionale, per evitarle il fastidio del trasferimento in pullman da Bologna (lunico diretto per Parma sarebbe arrivato dopo le 22). La novità è stata annunciata ai viaggiatori a bordo. Non ci sono state proteste, al di là di qualche battuta sui privilegi di cui gode il sistema calcio, perché il disagio è stato davvero minimo: non più di sette minuti di attesa. (...)