IL TEMPO (A. SERAFINI) - Il romanista guarito, Balzaretti va a destra. Dopo una corsa durata circa un anno, ora il traguardo sembra essere lontano soltanto qualche giorno. Ammirare quella folta chioma riccia è ormai diventata una consuetudine sui campi di Trigoria: un ultimo lasciapassare, che per Dodò profuma tanto di prima convocazione ufficiale con la sua nuova maglia.
Il primo acquisto della seconda stagione a stelle e strisce è finalmente pronto per provare a tornare ad assaporare il gusto del calcio giocato, dopo un calvario che lo ha costretto a combattere dallo scorso novembre tra il lavoro in palestra e sedute di fisioterapia. Il crack dei legamenti del ginocchio sinistro (avvenuto 24 ore prima lincidente di Burdisso) si è trascinato con sé una lunga serie di ricadute e problematiche che hanno contraddistinto lintera fase di preparazione del giovane brasiliano.
Da Riscone a Irdning passando per gli States, il terzino ha combattuto contro infiammazioni improvvise e fastidiose ricadute muscolari dettate dalle cattive risposte di unarticolazione operata in modo misterioso, prima dellapprodo definitivo nella capitale. Alcuni nodi contrattuali legati al via libera del Corinthians non hanno permesso poi di rispettare i tempi per iniziare in modo adeguato una prima fase di riabilitazione, che la Roma aveva programmato da tempo.
Terminato il tempo del recupero, ora Dodò è pronto per confermare le aspettative che circolano attorno al suo nome. Da Sabatini in giù, passando per i suoi compagni e chi lo osserva quotidianamente al «Bernardini» non si fa altro che parlare delle grandi qualità di questo ragazzo venuto dal Sudamerica: corsa, tecnica e grande velocità che il pubblico dellOlimpico ha intravisto in quei pochi minuti estivi giocati nella presentazione con i greci dellAris. «I tifosi si innamoreranno di lui», continua a ribadire il ds, convinto che possa diventare uno tra i terzini sinistri più forti del futuro.
Il ventenne, arrivato a parametro zero nella sua prima avventura nel vecchio continente, si allena ormai da otto giorni insieme ai compagni, senza accusare fastidi o affaticamenti anche quando si alza il ritmo e lintensità della corsa. Una splendida notizia per Zeman, ansioso di incrementare le scelte di un reparto messo sotto accusa per rendimento e scarsa possibilità di alternativa. Se nella trasferta con il Genoa (20 ottobre), Dodò probabilmente si accontenterà di guardare gli altri dalla panchina, il suo utilizzo nel prossimo futuro potrebbe cambiare anche qualche scenario tattico. Il rendimento deficitario di Piris e la mancanza di un altro terzino destro di ruolo, potrebbero convincere il boemo a cambiare di fascia Balzaretti.
Immerso tra i tweet che lo ritraggono quasi quotidianamente nelle cene romane con lamico e connazionale Marquinhos (ma lultima lha fatto con lex compagno Bojan venuto da Milano), la nuova Roma dei giovani sembra essere pronta per sfruttarne tutto il potenziale di Dodò. E se il centrale ha già superato il primo esame, ora gli occhi sono tutti puntati su di lui.