IL ROMANISTA (V. META) - Si ferma a tre la serie di vittorie consecutive fra campionato e Supercoppa, con la Roma fermata sul 2-2 da un Vicenza cui regala il primo tempo salvo poi riprendersi tutto nel secondo rimontando fino al pareggio. Niente di drammatico per la classifica, visto che la Lazio non va oltre l1-1 in casa della Juve Stabia e il Napoli addirittura ne prende tre dal Pescara: i giallorossi restano quarti a pari punti con il Palermo e a tre lunghezze dalla vetta. Alberto De Rossi
Alberto De Rossi deve inventarsi di sana pianta un reparto, dal momento che alle assenze degli infortunati Mazzitelli e Matteo Ricci e a quella di Lucca (a Cagliari con Zeman) si aggiungono Battaglia e Catania con pochi allenamenti nelle gambe, cosicché lunico centrale di ruolo a disposizione del tecnico è Cittadino, pure non al meglio per via di un preoblema al piede che fino allultimo lha tenuto in dubbio. Alla fine comunque Andrea stringe i denti e va a fare lintermedio a sinistra accanto al vertice basso Calabresi (avanzato nel suo vecchio ruolo), con un inedito Pagliarini dalla parte opposta. Fra i pali cè Svedkauskas nonostante laereo in partenza per Cagliari, mentre in difesa torna dal primo minuto Somma, schierato inizialmente al centro con Rosato sulla destra. Beghetto risponde con una difesa a cinque che può permettersi di ingabbiare Ferrante, ma che al 7 si perde linserimento di Carboni, bravo a saltare di testa sul cross di Yamnaine, palla di poco alta sopra la traversa. Passano quasi venti minuti prima che la Roma torni a farsi vedere dalle parti di Donateo e questa volta a innescare la doppia occasione di Calabresi (sfortunato nel primo tentativo che centra la traversa) è un bel destro di Bumba smanacciato dal portiere. Il Vicenza pesca il jolly poco dopo, quando sugli sviluppi di un angolo dalla destra, Svedkauskas resta fermo sul primo palo, lasciando Vendrametto libero di insaccare di testa. La Roma accusa il colpo e prima dellintervallo incassa il raddoppio, con un gran destro da lontano di Bruno. Ci vuole unaltra Roma per rimettere in piedi una partita così e infatti dagli spogliatoi escono gli stessi giocatori, ma una squadra tutta diversa: al 3 Frediani va al cross con il sinistro, Ferrante prolunga per Pagliarini sul secondo palo, colpo di testa a botta sicura e gara riaperta. De Rossi ridisegna i suoi in un più ordinato 4-2-3-1 con Cittadino e Calabresi in mezzo e Bumba trequartista, al quarto dora Frediani lascia il posto a Ferri e si cambia ancora, 4-1-4-1 con Pagliarini largo a sinistra. Proprio dal suo piede parte il cross che alla mezzora trova sul secondo palo la testa di Somma, bravo a rimettere al centro verso Ferrante, che a sua volta di testa non può sbagliare. Ha inizio un assedio lungo venti minuti, quindici dei quali in superiorità numerica per il secondo giallo a Tanasiy, ma il risultato è soltanto il rimpianto per un gran tentativo di testa di Ferrante, uscito di pochi centrimetri.