IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Presto la rifarò». La promessa cè, anche perché Dani Osvaldo non ha finito le sue cartucce. «Sto bene fisicamente e si vede da questo inizio di stagione». Quattro reti in tre partite, senza però mai esultare impugnando il mitra. Nessuna sventagliata verso il pubblico, per gioire nel ricordo di Batistuta. Esultanze semplici.
«Non ho dormito neanche unora. Due gol in nazionale, i primi...». Prima di allenarsi invia gli ultimi sms. Non ha la chitarra a Coverciano, continua però a relazionarsi con gli amici attraverso Twitter. Lo chiamano, risponde e ringrazia. Complimenti e riconoscimenti. Baci e coccole. Anche dalla figlia Vittoria. Alla piccola ha dedicato le due reti di Sofia. «Perché, quando va in chiesa, prega sempre per me e accende una candela. Mi aveva detto anche che avrei segnato». Non i soliti gol dautore. «Stavolta sono stati un po bruttini. Mi sono piaciuti tanto lo stesso. Peccato per il risultato. Volevo vincere, come sempre. Ma forse il pari è il risultato più giusto. Anche se non abbiamo fatto tutto quello che voleva Prandelli».
Il ct azzurro lo ha promosso a caldo, già nel dopo partita. Perché da solo ha fatto lItalia, timida e svogliata nella notte del debutto nelle qualificazioni mondiali. «Io lho chiamato per farlo giocare. Ho subito pensato che potesse fare la differenza e ho detto che era il più in forma. Si è vista in campo la sua freschezza fisica, il suo lavoro per dare profondità al nostro gioco». Ma a Prandelli piacciono soprattutto laltruismo e la disponibilità dellitaloargentino: «Non è solo un centravanti, non è un bomber e basta, lattaccante che pensa solo a buttarla dentro. Non si è presentato cercando il gol a tutti i costi. Insomma non ha voluto essere protagonista. La sua generosità è stata premiata. Non è mai facile entrare in nazionale e far bene. Tra laltro su di lui cerano tante aspettative». Giovinco, basta vederlo in faccia, è teso. Sa che può aver perso il posto. «Non siamo riusciti davanti ad accorciare la squadra». Se Osvaldo è andato bene, il responsabile per il ct è laltro, il peso piuma della Juve. Pazzini era in tribuna, ma tornerà a disposizione. Scalpitano anche Borini e Insigne, ma il nome più gettonato è quello di Destro. Per un tandem offensivo tutto giallorosso, martedì sera a Modena, contro Malta. Ricominciando dagli ultimi venti minuti della gara contro la Bulgaria.
Osvaldo spiana il campo al compagno. «Destro è più uomo darea di Giovinco. Ma tra noi cè già un discreto affiatamento, avendo la possibilità di allenarci insieme nella Roma. Mattia ha fatto vedere di essere un grande giocatore, a Sofia è entrato bene. Noi che lavoriamo con Zeman abbiamo qualche vantaggio in più. Per noi attaccanti è importante avere un allenatore come lui. Giochiamo un calcio offensivo, certi addestramenti possono solo farci comodo».
Destro, nella partitella a campo ridotto di ieri pomeriggio a Coverciano, fa centro sei volte. Scarica verso la porta la rabbia per non essere riuscito a regalare il primo successo stagionale allItalia. Ha due chance, banalmente sprecate, da farsi perdonare contro Malta. «Mi serve un centrocampista in più». Prandelli si prepara a tornare alla difesa a quattro. Nocerino al posto di De Rossi e 4-3-1-2. Diamanti e Verratti si giocano il posto da trequartista. Maggio uscirà perché «a destra abbiamo fatto peggio che a sinistra». Al suo posto Cassani o Giaccherini. Peluso a sinistra. Oggi pomeriggio lItalia si allenerà a Medolla, uno dei paesi dellEmilia più colpiti dal terremoto: la Figc si è impegnata a ristrutturare alcuni campi da gioco.