Osvaldo, bello d’Italia

09/09/2012 alle 10:41.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Presto la rifarò». La promessa c’è, anche perché Dani Osvaldo non ha finito le sue cartucce. «Sto bene fisicamente e si vede da questo inizio di stagione». Quattro reti in tre partite, senza però mai esultare impugnando il mitra. Nessuna sventagliata verso il pubblico, per gioire nel ricordo di Batistuta. Esultanze semplici.

«Non ho dormito neanche un’ora. Due gol in nazionale, i primi...». Prima di allenarsi invia gli ultimi sms. Non ha la chitarra a Coverciano, continua però a relazionarsi con gli amici attraverso . Lo chiamano, risponde e ringrazia. Complimenti e riconoscimenti. Baci e coccole. Anche dalla figlia Vittoria. Alla piccola ha dedicato le due reti di Sofia. «Perché, quando va in chiesa, prega sempre per me e accende una candela. Mi aveva detto anche che avrei segnato». Non i soliti gol d’autore. «Stavolta sono stati un po’ bruttini. Mi sono piaciuti tanto lo stesso. Peccato per il risultato. Volevo vincere, come sempre. Ma forse il pari è il risultato più giusto. Anche se non abbiamo fatto tutto quello che voleva Prandelli».



Il ct azzurro lo ha promosso a caldo, già nel dopo partita. Perché da solo ha fatto l’Italia, timida e svogliata nella notte del debutto nelle qualificazioni mondiali. «Io l’ho chiamato per farlo giocare. Ho subito pensato che potesse fare la differenza e ho detto che era il più in forma. Si è vista in campo la sua freschezza fisica, il suo lavoro per dare profondità al nostro gioco». Ma a Prandelli piacciono soprattutto l’altruismo e la disponibilità dell’italoargentino: «Non è solo un centravanti, non è un bomber e basta, l’attaccante che pensa solo a buttarla dentro. Non si è presentato cercando il gol a tutti i costi. Insomma non ha voluto essere protagonista. La sua generosità è stata premiata. Non è mai facile entrare in nazionale e far bene. Tra l’altro su di lui c’erano tante aspettative». Giovinco, basta vederlo in faccia, è teso. Sa che può aver perso il posto. «Non siamo riusciti davanti ad accorciare la squadra». Se Osvaldo è andato bene, il responsabile per il ct è l’altro, il peso piuma della . Pazzini era in tribuna, ma tornerà a disposizione. Scalpitano anche e Insigne, ma il nome più gettonato è quello di . Per un tandem offensivo tutto giallorosso, martedì sera a Modena, contro Malta. Ricominciando dagli ultimi venti minuti della gara contro la Bulgaria.



Osvaldo spiana il campo al compagno. « è più uomo d’area di Giovinco. Ma tra noi c’è già un discreto affiatamento, avendo la possibilità di allenarci insieme nella Roma. Mattia ha fatto vedere di essere un grande giocatore, a Sofia è entrato bene. Noi che lavoriamo con Zeman abbiamo qualche vantaggio in più. Per noi attaccanti è importante avere un allenatore come lui. Giochiamo un calcio offensivo, certi addestramenti possono solo farci comodo».



, nella partitella a campo ridotto di ieri pomeriggio a Coverciano, fa centro sei volte. Scarica verso la porta la rabbia per non essere riuscito a regalare il primo successo stagionale all’Italia. Ha due chance, banalmente sprecate, da farsi perdonare contro Malta. «Mi serve un centrocampista in più». Prandelli si prepara a tornare alla difesa a quattro. Nocerino al posto di e 4-3-1-2. Diamanti e Verratti si giocano il posto da trequartista. Maggio uscirà perché «a destra abbiamo fatto peggio che a sinistra». Al suo posto Cassani o Giaccherini. Peluso a sinistra. Oggi pomeriggio l’Italia si allenerà a Medolla, uno dei paesi dell’Emilia più colpiti dal terremoto: la Figc si è impegnata a ristrutturare alcuni campi da gioco.