Lamela, grande investimento: nelle mani di Zeman può consacrarsi star

14/09/2012 alle 10:48.

CORSPORT (A. GHIACCI) - Poco più di novanta minuti, spalmati in due partite. Con il Catania, alla prima all’Olimpico, non è riuscito a farsi notare. Voto in pagella: 5. L’ultima volta, a Milano in casa dell’Inter, ha solo partecipato agli ultimi venti minuti di festa per i primi tre punti di questo campionato.

CAMMINO Ventinove presenze e 4 gol al primo anno in Italia. Su tutto, chiaramente, la prima uscita: impiegò solo 7 minuti, nella sfida casalinga con il Palermo, a lasciare a bocca aperta l’Olimpico per un gol da campione assoluto: sinistro a giro sul secondo palo. La dirigenza giallorossa, a partire dal direttore sportivo , è assolutamente convinta delle doti di questo ventenne, acquistato l’anno scorso dal River Plate a fronte di una spesa totale (commissioni e bonus compresi) di quasi 20 milioni di euro. Fu il grande investimento della prima campagna acquisti della nuova proprietà: nell’occasione la Roma superò la concorrenza di alcuni dei club più importanti al mondo. Un anno di rodaggio, per riprendersi dalla caviglia infortunata durante il Mondiale Under 20, per prendere contatto con la nuova realtà, per sentirsi a suo agio durante il suo primo vero viaggio lontano da casa. Roba non facilissima per un ragazzo così giovane. (...)
 
RILANCIO Nel caso di Lamela non sarebbe potuto esserci maestro migliore di Zeman. Il tecnico giallorosso lo ha cominciato a seguire fin dai primi giorni di nuova Roma. Lui e Bojan - si è sentito più volte - sono adattissimi per il di matrice boema. Bojan non c’è più. Lamela sì e, seppur giovanissimo, ha un ruolo importante nella squadra: deve rappresentare il valore aggiunto, con una tecnica che in pochi hanno, con una facilità di corsa che unita a un piede sinistro fatato può trasformarsi in un mix devastante. Zeman lo ha stuzzicato: «Ha capito poco di quello che voglio, per me non esiste un attaccante che gioca di spalle alla porta avversaria...» . Lui sta cercando di abituarsi a un ruolo che non è il suo naturale. Ma quella del trequartista - così è cresciuto in Argentina - è una posizione sempre più rara nel calcio moderno. Oggi la fantasia è delle seconde punte, o degli esterni d’attacco. Lamela parte proprio da lì, esterno del . La sensazione è che se esplode, i giallorossi potranno ambire ai traguardi più alti. Un uomo in più come Lamela non ce l’hanno tutte le squadre. La Roma sì e ci punta forte. Per arrivare il più in alto possibile.