Educazione e una vera vocazione

07/09/2012 alle 12:00.

CORSPORT (F. M. SPLENDORE) - Diciotto anni di Roma, dopodomani ne farà lui cinquantacinque e, se lo conosciamo bene, Alberto De Rossi li festeggerà a Ostia, casa sua, in famiglia, senza schiamazzi. E con la Supercoppa. La carriera di

Una vocazione la sua, spiegando che l’ambizione non è far bene con i ragazzi per allenare i grandi, ma far crescere talenti, consegnarli in prima squadra: e ricominciare. Difficile dargli torto, visti i risultati: da Ferronetti, Corvia e Aquilani (con cui vinse il suo primo scudetto Giovanissimi, nel 1999), a Galloppa, Greco, Cerci, Rosi, Okaka, Crescenzi, Caprari, Piscitella, D’Alessandro, Bertolacci, Viviani, Romagnoli, Verre e , sono un’infinità i giovani portati in A e in B. (...)

Alberto , camminando dai Giovanissimi alla Primavera, ha preso alcuni di questi adolescenti accompagnandoli fino alla Primavera: o se li è trovati lì. Un successo per tutto il vivaio giallorosso. Se poi, come è vero, far giocatori è importante, ma vincere li aiuta anche a crescere, il tecnico romano ha messo in fila anche un po’ di trofei: uno scudetto Giovanissimi, due Primavera, nella stessa categoria una Coppa Italia e quest’ultima Supercoppa. (...)
 
Uno così – nel pieno rispetto delle posizioni, delle scelte e, solo per esempio, del lavoro appena iniziato da Devis Mangia – forse farebbe comodo nella nostra Federazione a fare calcio con i giovani, perché no, con la Under 21, visto come sa prepare i ragazzi all’ultimo salto. (...)