E adesso il tridente dei baby

22/09/2012 alle 10:20.

CORSPORT (A. GHIACCI) - Prima era toccato al centrocampo. Con Pjanic, Tachtsidis e Florenzi la Roma vantava una linea mediana tra le più giovani del panorama europeo. Ora però si è passati all’attacco. Età media ancora più bassa: se a metà campo infatti si era sui 21,3 anni, domani a Cagliari il tridente giallorosso non toccherà quota 20, fermandosi addirittura a 19,6. Destro, nel ruolo di centravanti, sarà il più “vecchio” con i suoi 21 anni, poi Lamela con 20 e Nico Lopez con 18 (ne compirà 19 tra nove giorni). Un attacco giovanissimo, come non si vedeva da tempo in serie A.

POSIZIONI - In mano a un tecnico come Zeman i giovani sono praticamente una garanzia. Con loro l’allenatore di Praga ha costruito gran parte delle sue fortune, basta ripensare al che l’anno scorso ha vinto il campionato di B: Insigne, Verratti e Immobile hanno preso la via del grande calcio grazie alle cure di Zeman. Domani a Cagliari mancherà , il capitano, l’uomo più esperto di questa squadra. Al suo posto, partendo da sinistra, potrebbe essere spostato Lamela, che più di Nico Lopez, per stessa ammissione di Zeman, «è giocatore di costruzione» : sarebbe quindi più adatto, come tipologia di gioco, a sostiure . partirà dalla posizione che predilige: centravanti. (...)
 
ESPERIENZA - L’eventuale problema, quando ci si affida a un gruppo così giovane, è quello di pagare dazio in termini di esperienza. Lamela e hanno poco più di un campionato di A nelle gambe, insieme hanno segnato 18 gol (4 l’argentino e 14, in due stagioni, l’italiano).
Se poi si considera che a completare il reparto sarà l’uruguaiano Lopez, che nel massimo campionato ha giocato meno di mezz’ora, qualche dubbio di tenuta c’è, soprattutto dal punto di vista della pressione. Eppure i tre baby sono quanto di meglio possa offire il panorama giovanile internazionale. Ma la Roma adesso, soprattutto da Lamela e , si aspetta il salto di qualità. Perché se è giusto puntare sui giovani è anche giusto che i giovani tentino di sfruttare sempre al massimo le occasioni fornite loro, senza troppi tentennamenti. Lopez per esempio, apprezzato da Zeman, è riuscito a giocarsi benissimo i primi 6 minuti in serie A: poco meno di un mese fa, con una magia (colpo sotto a superare il diretto avversario e collo sinistro) ha segnato il gol del pareggio nella gara d’esordio all’Olimpico contro il Catania.
 
PERCORSO - La Roma, intesa come società, ha avuto il merito di anticipare un tragitto praticamente dovuto, che soltanto oggi alcuni dei più grandi club europei hanno imboccato. Qui si parla di futuro: in epoca di crisi bisogna avere la forza di puntare sui giovani, se possibile di qualità, ragazzi che possano rappresentare investimenti più o meno sicuri in ottica di prossima entrata in vigore del regime di fair-play finanziario. In tutti i campi della vita bisognerebbe dare la possibilità ai giovani di potersi mettere in mostra, ci sono idee e vitalità sulle quali poter costruire, e comunque, nel caso specifico del club di calcio, ci sarà sempre un monte ingaggi minore rispetto a chi in squadra ha campioni affermati.
La Roma lo sta facendo, in maniera decisa: da poco più di un anno a questa parte, da quando cioè la nuova proprietà è al timone, l’età media dell’organico giallorosso è scesa addirittura 6 anni. I più esperti nella formazione di Zeman? Sono quattro, tutti in difesa: Stekelenburg (30 anni oggi), Burdisso (31), (25) e Balzaretti (30)