IL TEMPO (T. CAMELLINI) - «Boni, state boni!» Incitava alla calma il mitico Aldo Fabrizi in un pezzo storico del cinema italiano. E il consiglio di un romanista doc come lui andrebbe seguito anche dal popolo giallorosso alle prese con lo Zeman bis e con una Roma rifatta da capo a piedi dopo il disastro della scorsa stagione. Nella
La posizione in campo e la quantità di partite che verranno giocate questanno da Totti saranno stabilite dalla sua condizione, perché Zeman non fa sconti a nessuno. Su Bojan e Stekelenburg levoluzione delle cose ha già di fatto dato le sue risposte: il primo è sul mercato, l'altro non si tocca e per quanto riguarda il giovane talento che ha fatto un gran gol contro il Catania vale l'incipit di apertura: «Boni, state boni...», dategli tempo di diventarlo un fenomeno, altrimenti si rischia di ridurlo in polpette.
Dulcis in fundo il presidente. Come ampiamente annunciato da tempo, Pallotta sarà il nuovo presidente della Roma subentrando a quel DiBenedetto sul quale si era prima fantasticato e poi detto davvero di tutto: in perfetto stile Capitale. Anche qui molto rumore per nulla: Pallotta ci ha preso gusto, la giostra giallorossa gli piace eccome, eppoi... Vuoi mettere essere il presidente della Roma!? Insomma «sti americani senza 'na lira, che fanno i fenomeni coi sordi de' Unicredit e quindi i nostri», più che gente di passaggio capitata qui per caso, sembrano avere intenzioni serie, essere in grado di investire soldi e, udite udite: «so' anche capaci». E adesso chi lo dice alle vedovelle?