Il boemo svela per la prima volta le sue carte

19/08/2012 alle 11:28.

IL TEMPO (G. GIUBILO) - Solennizza, l'amichevole di stasera all'Olimpico, il primo compleanno della nuova società, un'opportunità per una seconda presentazione ufficiale della squadra, per consentire un caldo benvenuto a quanti non erano presenti al primo appuntamento. Su tutti Daniele De Rossi, che riceverà l'ennesimo attestato

Supererà, la folla dell'Olimpico, quota trentamila, un numero di spettattori che quasi certamente non è stato raggiunto, in totale, dalle quindici partite giocate ieri in Coppa Italia, nessuna delle quali è stata gratificata da un minimo interesse televisivo. Del resto, non avrebbe meritato di meglio questa formula ancora una volta ridicola, che potrà contare su un soffio di vita quando entreranno in gioco le prime otto della stagione scorsa. Fortunato, in fondo, quel settimo posto che consente alla Roma di partire dagli ottavi di Coppa Italia, evitando nello stesso tempo le rogne degli impegni di Europa League, nelle micidiali serate di giovedì.

Sparring partner della Roma di Zeman sarà l'Aris di Salonicco, la contemporaneità del campionato greco con quello italiano permette di trovare comunque avversarie qualitative. Celebrazioni a parte, curiosità per le scelte del tecnico, che avrà a disposizione l'intero organico (perfino Dodò potrebbe ritagliarsi un piccolo spazio) ad eccezione dell'infortunato Tachsidis e dei partenti, si auspica, Borriello e Perrotta. Rischioso anticipare le mosse del boemo, spesso sorprendente in queste amichevoli estive, la logica porterebbe a suggerire la presenza di al centro dell'attacco, anche perché Osvaldo è appena tornato dall'Argentina. A fianco del nuovo acquisto, e Lamela, anche se Zeman sta mostrando grande fiducia in Nico Lopez. Centrocampo canonico, con , Bradley e , difesa da collaudare, Burdissso e centrali, esterni Piris e Balzaretti. Il solo reparto, in effetti, che ancora non ha avuto modo di offrire garanzie incondizionate. L'altro giovanissimo in arrivo, Marquinhos, da guardare soprattutto in prospettiva futura, come il coetaneo Romagnoli