IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Destro tratta con la Roma ma ha già un accordo con la Juventus che, a differenza dei giallorossi, non riesce a trovare unintesa con il Genoa, pronto a riscattare la metà del cartellino appartenente al Siena. Seppur contorta, questa è la fotografia di quella che oramai è diventata la telenovela del mercato. Che
Detto che l’ultimatum è già scaduto e che le parole del presidente – che ieri ha riallacciato i contatti con l’ad bianconero Marotta - sono state mal digerite dall’entourage del centravanti (e dalla Roma), non sarebbe la prima volta che un calciatore fa saltare un accordo già in essere tra club. Un esempio su tutti: un paio di anni fa Burdisso era stato ceduto alla Juventus ma avendo deciso di giocare nella capitale, nonostante le pressioni dell’Inter, rifiutò il trasferimento e alla fine venne accontentato. La Roma si augura di non assistere ad un replay ed è convinta di riuscire a limare la differenza (trecentomila euro a stagione, oltre alla facilità d’accesso ad alcuni bonus) che la separa dal calciatore. Ma probabilmente, più dei soldi (che comunque rivestono una parte fondamentale nella vicenda), servirà convincere l’entourage del calciatore.
Dei due agenti, Contratto e Vigorelli, soprattutto il primo preme per la Juventus e attende che il club torinese possa effettuare un rilancio decisivo con il Genoa. A lui, si unisce il padre del centravanti che qualche settimana fa si era lasciato andare ad un pronostico-augurio: «Secondo me Mattia giocherà con una squadra che ha il nero sulle maglie…». La Roma, consapevole di tutto ciò e avendo già l’accordo con Preziosi, continua a trattare l’ingaggio del calciatore. Se, come sembra, l’intesa in qualche modo verrà trovata nel prossimo incontro, toccherà poi a Destro decidere: rifiutare e aspettare la Juventus o dare il via libera al trasferimento in giallorosso. Altre trattative: Tottenham su Borriello, atteso a ore l’arrivo di Piris in Italia. Voci di un'imminente offerta del City per De Rossi: a Trigoria sono pronti eventualmente a rifiutarla.
